W.A.S.T.E.
We Awaiting Silent Trystero Empire

Oedipa Maas, giovane casalinga, viene investita del ruolo di esecutrice testamentaria dal suo ex fidanzato, il miliardario oscuro Pierce Inveriarity, appena deceduto. A guidare la nostra eroina attraverso una California hippie e sbomballata, zeppa di ambigui figuri (esempio per tutti il gruppo musicale The Paranoids quasi una cartacea versione dei Residents)  c'è l'attore/avvocato Metzger.
Il fulcro della perdizione di Oedipa è il lotto 49, ovvero una collezione di falsi francobolli "autentici" che la catapulterà in un dedalo lisergico di complotti, tentazioni e assassinii inspiegabili. Tutto nel nome dell'impero del silente Trystero, una rete postale alternativa che combatte il sistema governativo e federale affondando le zampe nel medioevo del Sacro Romano Impero.

Inscenando un vortice decentrato, senza inizio e senza termine, Pynchon centrifuga sia i protagonisti quanto gli antagonisti in una spirale di eventi che si rimasticano fra loro portando il finale a inutile prerogativa della comprensione, in toto, di un'opera di finzione.
Una tensione paranoica che porta allo smarrimento dei punti di contatto tra realtà e simbolo del reale, tra cospirazione internazionale e verdetto antistoricista, nell'America detronizzata dai colpi di fucile di Lee Harvey Oswald appena due anni addietro.

In bilico tra metaromanzo e intreccio poliziesco, "L'incanto del lotto 49" rielabora la letteratura da complotto iniettandola di ironia e disillusione per un epoca che masticava intenzionalmente il pejota della convenzione a scapito di una sana, concreta, salvifica, paranoia.

 

L'incanto del Lotto 49 (The Cryng of Lot 49)

1965 Romanzo; Einaudi-Stile Libero 2005; pag. 178; Isbn 88-06-17858-X 

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