Ti West è come il pane: lievita. Con Maxxxine porta su grande schermo un’operazione tanto complessa quanto ambiziosa. Tornare nel 1985, mostrando i muscoli dell’America Reaganiana, il puritanesimo che incalza, il porno che scorrazza, un serial-killer (che fa però da sfondo, come nel celebre S.O.S di Spike Lee) in libertà, il famigerato Night-Stalker (te lo raccomando).
Si avvale nuovamente della straordinaria Mia Goth e centra il tris, o meglio chiude (?) la trilogia, dopo X: A Sexy Horror Story (carino) ed il prequel Pearl (strepitoso). Già, perché il passato di X torna, con Maxxxine unica sopravvissuta al massacro della vecchia Pearl e con qualcuno che sa, e adesso la ricatta…
Maxxxine ha superato i 30 è quasi vecchia per il mercato del porno, è un’attrice hard, chi ha visto X già sa, ma lei vuole fare l’attrice seria, anzi, lei vuole diventare una star e come disse Bette Davis: “se vuoi diventare una star, devi diventare un mostro”.
Ti West non si fa (e non ci fa) mancare niente in questo film. Un aspetto molto interessante, e decisamente riuscito, è che non solo l’ambientazione eightiees è dannatamente convincente, ma il film è strutturato, per la tipologia del soggetto, come se fosse stato pensato e concepito 40 anni fa… Anche la colonna sonora, originale, è impostata sulle sonorità di quell’epoca ed è un altro punto di forza, niente da dire.
Che altro troverete in Maxxxine? La Hollywood demoniaca, le VHS, la cocaina, omicidi, sangue, la giusta dose di splatter, diverse trovate pregevoli e un comprimario di lusso, uno degli attori più sottovalutati di sempre: il magnifico Kevin Bacon, qua è un investigatore privato, marcio, lercio e spietato. A ben vedere è più un thriller che un horror, c’è anche un omicidio che ricorda molto lo stile del maestro Dario Argento, ma solo i cinefili più incalliti capiranno che la citazione è presa a piene mani dal maestro del maestro: Mario Bava e le sue Sei donne per l’assassino…
E come ogni buon thriller vuole, avremo un colpo di scena da manuale, nel senso che lo trovi nel manuale del thriller/horror, ma ci sta…
Eppure, sebbene magistralmente diretto - Ti West è cresciuto ancora, l’ho detto fin da subito - non mi ha convinto appieno ...non mi ha rapito come il fottuto Pearl, opinione personale. Non so, è troppo pensato, cliscettato, più o meno paraculo, la risoluzione (o meglio la morale di fondo) sa di già visto…
Adesso, come sempre, andrò in rete a leggere le recensioni per poi dire, come sempre, mannaggia la potevo scrive io sta cosa?
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