Il seguito del campione d'incassi "Batman", diretto dallo stesso Burton, si rivela essere opera molto più personale e "burtoniana" del prototipo; anzi, trovando maggiore affinità con "Edward mani di forbice".
I temi prediletti dal regista, la solitudine e la diversità, trovano forse qui la loro massima espressione, grazie anche ad un cast molto in parte, soprattutto il terzetto di cattivi? (Walken, De Vito, Pfeiffer).
Il tono da fiaba gotica, si pone in contrasto con i cosiddetti film d'azione, ma la sceneggiatura risulta decisamente convincente, con i vecchi temi del doppio e della maschera trattati con intelligenza e originalità. La storia in qualche momento si ingolfa un po', ma il film si fa ampiamente perdonare dalle splendide invenzioni visive, quasi in ogni inquadratura.
Nella colonna sonora spicca la decadente "Face To Face" dei Siouxsie and the Banshees.
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