Ma come si fa a fare un disco così povero, così infelice, così senza vergogna?

Todd Rundgren riunisce i componimenti della sua Patronet e li accorpa in un unico cd, e che roba è? Praticamente le canzoni di "TRTV" volumi I e II, qualche altro brano che non ha niente di particolare, ed il disco è pronto. Niente riadattamenti, nessuna miglioria ad arrangiamenti fai-da-te; addirittura, come in "TRTV", c'è la stessa outtake dall'album "With A Twist...", fatto di versioni bossa nova dei suoi cavalli di battaglia. In più, una sconcertante versione voce ed ukelele di "Bang On The Drum All Day" intitolata "Bang On The Ukelele Daily"...

Gli spunti buoni sono quelli di "TRTV", un disco che ho criticato proprio perché, al di là della qualità dei brani, Todd decise di trasformare un lavoro di nicchia e per soli soci Patronet in un disco ufficiale. Cosa pensare allora di questo "One Long Year"? Ma soprattutto, perché riunire e tenere in commercio i due "TRTV" assemblati quando la summa dei due e.p. è stata riportata in questo disco? Per consentire forse ai non-soci Patronet (azienda chiusa nel 2001) di ascoltare ciò che di "TRTV" non venne riportato in "One Long Year", e cioè jingle, suonerie, rumoracci, cazzate varie?

Questo possiamo affermare sia stato il punto più basso di tutta quanta la carriera di Todd Rundgren, che per fortuna chiuse la Patronet, si dedicò a fare meno dischi (esperienza New Cars a parte, pubblicò il solo "Liars", ottimo prodotto qui recensito da Socrates) e soprattutto non approfittò più (fino ad ora, perlomeno) del largo credito messogli a disposizione dai fans. Meglio tardi che mai.

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