Giacché è la sera di Halloween e mi sento più asociale di un orso, ho deciso di ascoltare un album pauroso che fosse uscito durante questi anni Venti. All'inizio la mia attenzione è stata catturata da Pretty Dollcorpse, ma dopo un po'il rap francese, di cui per fortuna non capisco una parola, mi annoia. A quel punto ho dato una chance a questo Makeshift Crematoria dei per me totalmente sconosciuti Trichomoniasis, uscito due anni fa.
All'inizio quest'album non mi è parso particolarmente inquietante, nel senso che è la tipica bordata spezzapisello Brutal goregrind. E adesso devo lambiccarmi il cervello per trovare le metafore, che tanto sono sempre quelle: chitarre totalmente atonali affilate come rasoi, caustiche come candeggina, voce da lavandino otturato da una scutigera birichina, batteria spietata sparata a velocità supersonica con uno snare malevolo che si insinua nel vostro cranio. La prima metà del disco procede così, coi soliti favolosi titoli come "esposizione acuta a indeterminati inibitori dell'acetilcolinesterasi" (what?), ma il bello comincia nella seconda parte. Imbued with Senescence è una nerissima spirale discendente dove la paura viene finalmente a galla nei suoi rallentamenti atroci, mentre in Predacious Stylet si possono udire gli inquietanti rumori di simpatiche bestioline, almeno io me li immagino così. Da segnalare anche An Embarrassment of Riches, che flirta con la chitarra acustica, da quello che mi ricordo almeno, non chiedetemi di riascoltarla che devo prendere il pannolone! E tra altri semi-jumpscare e passaggi quasi Slam si giunge all'indegno finale acustico e dissonante di Groaning Siphon.
Tirando le somme, dunque, Makeshift Crematoria è pauroso? SIcuramente per molte persone è un album inavvicinabile, ad ogni modo questo lavoro presenta un vago sapore avanguardistico che coglie di sorpresa quando uno meno se lo aspetta in un marasma Grind quasi surreale, e dopo un ascolto posso affermare che uno, i miei nervi sono piuttosto tesi e piangono, e due, non vorrei riascoltarlo nei miei peggiori incubi. Disponibile bello pronto su Bandcamp: a voi la scelta... HINGED OPERCULUM...
Alla prossima.
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