Radioblattaweb

Da un anno lavoro in una radio web, una piccola emittente che trasmette via internet.

Il mio capo la chiama ancora radio-libera perché lui è fermo agli anni ottanta, novanta - fa lo stesso - e me lo ricorda sempre, soprattutto quelle volte che troviamo un intoppo o quando scelgo un brano che deve comprare su iTunes perché non ce l'ha in memoria - sono novanta centesimi - mi ricorda dopo che ha finito la lagna sulla nascita della sua radio-libera.

Anch'io sono libero in questo lavoro, nel senso che mi paga, cioè, volevo dire contribuisce al mio abbonamento mensile all'autobus, e stop. Quindi, sono libero di andarmene quando voglio, perché non ho un contratto e non ho stipendio. Ma va bene così, quando finirò la tesi me ne vado da questo magazzino di merda che sarebbe la sede della radio-web-libera.

La cosa più divertente di questo lavoretto è che mi impegna soltanto uno o due pomeriggi la settimana, non di più perché tra poco mi manterrò agli studi con attività più serie e 'remunerative', e poi, devo anche allenare dei bambini una o due volte la settimana e il sabato o la domenica c'è la partita della squadra di rugby del mio paese, poi devo tenermi in esercizio con la chitarra perché sono in un gruppo grange rock alternativo, nel senso che ci scambiamo'alternativamente' gli strumenti o il posto dove suonare. Come avrete capito sono molto impegnato ed è per questo che non ho una ragazza, non saprei proprio, dove metterla, la settimana vola via e poi c'è la tesi... penso che anche quest'anno non ce la faccio a laurearmi. Comunque, dicevo, da un anno lavoro in una radio web, il posto non è proprio di merda, ci sono tutte le strumentazioni che servono: tre cuffie professionali e tre microfoni (tre è il numero perfetto dice il capo che, oltre tutto, è anche un tipo prudente perché se ci dimentichiamo di mettere in carica il 'gelato' - così vengono chiamati i microfoni di quel tipo - ce n'è un altro pronto) inoltre, abbiamo anche un vecchio computer che funziona con programmi criccati dal capo che fa il perito informatico e se ne intende di queste porcherie, a me non interessano, la parte tecnica è compito suo io faccio il programma di musica, cultura e news. Dicevo che lavoriamo in un magazzino ed è questa la parte più fastidiosa di questa attività, insomma, non è simpatico arrivare alla porta del magazzino passando sotto i fili della biancheria stesa, e camminare a fianco al prato con l'erba alta come fossimo in una savana, e quando gli dico - ma non la tagli mai 'sta erba? - Lui mi ripete, sempre, - la prossima settimana! - E' per questo che qui non ho mai portato i miei amici del gruppo dove suono, mi scoccia che vedano questa merda di posto, ma quando sono davanti alla mia postazione con le cuffie in testa e il microfono acceso davanti ai miei appunti, vedo solo le luci dei monitor e della strumentazione e mi dimentico della merda che ho intorno.

Dicevo che lavoro in una radio web e curo una rubrica di musica, cultura e news. Questa settimana il tema era: amore, sesso e hard rock, ma anche la settimana scorsa ho trattato lo stesso tema e anche quella prima... insomma, sono argomenti che tirano. A volte lascio delle domande agli ascoltatori abituali che poi mi scrivono sulla pagina facebook della radio e, tempo qualche giorno, gli rispondo. Per molto tempo ha avuto successo la domanda: 'how dudes who listen to Coldplay have sex?' Cioè, come scopano quelli che ascoltano i Coldplay? Credo che continuerò su questo tema perché piace molto, devo soltanto capire a quale gruppo riferirmi, sono argomenti delicati il mio capo sta molto attento a queste cose, il gruppo di ascoltatori più numerosi sono i suoi amici di 'salsa e rumba', questi Coldplay non sanno neanche chi sono, figuriamoci se gli metto su face: 'how dudes who listen to Black Sabbath have sex?' Che dovrebbero essere alla loro portata come età, no?

Alla fine penso che ripiegherò sugli ACDC e vediamo cosa succede... tanto il mio capo entra su facebook solo per mettere 'mi piace' alla pagina di sua moglie.

Comunque ho trovato strano che il capo abbia lasciato il magazzino aperto. Quando capitava che arrivassi per primo mi apriva il cancello la scorbutica-consorte-gnam e poi aspettavo, davanti alla porta chiusa, sia che fosse freddo, caldo, nuvoloso, piovoso... quel pomeriggio, chissà perché, provai a girare la maniglia e, ops, la porta era aperta.

Ora sono qui come un coglione e non so cosa fare, lui potrebbe arrivare da un momento all'altro.

Muovendo il mouse, così per abitudine, sullo schermo è venuta fuori una pagina strana di criptomarket con immagini di armi e munizioni, roba da videogiochi, solo che dal prezzo segnato in dollari mi sembrano tutte vere, altro che armi giocattolo!

Cosa faccio? Quella era una Deep Web o Darknet come cazzo si chiamano...

Naturalmente torno fuori e lo aspetto come se non avessi visto niente. Immagino che il mio capo faccia parte di un gruppo armato, o peggio, che sia dentro un'organizzazione criminale, una banda di delinquenti che rapina in giro per le piccole città di provincia e poi si nascondono vivendo come insetti, scarafaggi, come blatte nel web.

Non posso e non voglio raccontare quello che è successo quel pomeriggio, io lo chiamo come il refrain di un pezzo che ho inserito molte volte nella programmazione notturna: 'Everybody's got to learn sometime'. Insomma, tutti abbiamo bisogno di imparare!

Posso solo dire che, dovendo scegliere il nome giusto per la mia nuova radio, mi è sembrato che radioblattaweb fosse perfetto.

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