Formatisi nel 2014 per iniziativa frontman e songwriter Mattie Vant, i VANT sono un quartetto britannico proveniente da Londra.

Dopo una serie di singoli ed EP a cavallo tra il 2015 e il 2017, anche per loro è arrivato il momento dell’esordio sulla lunga distanza con questo “Dumb Blood”, molto atteso oltremanica. Pubblicato tramite Parlophone e prodotto da Sam Miller, è stato anticipato da ben sette singoli e registrato in quattro diversi studi nella capitale britannica.

Se i testi del frontman Mattie sono prevalentemente impegnati e vertono spesso su politica ed attualità, il suono del quartetto londinese è un energico frullato di influeze nu-grunge ed indie rock, ove spesso non si va affatto per il sottile. Le chitarre sono quasi sempre affilatissime (pochissimi i momenti di quiete, tra i quali figura il singolo “Peace And Love”), a volte quasi lambendo i confini del punk tout-court, come nelle devastanti “Parasite” e “Fly-By Alien”.

Se c’è un appunto da fare, casomai, è la parziale mancanza di originalità e personalità quando il ritmo cala: “Put Down Your Guns” sarebbe anche un bel pezzo, ma sembra un outtake degli Ash periodo “1977”. Meglio, molto meglio, quando il sound si inspessisce, come in “Lampoon”, nello splendido crescendo del grunge iniziale di “The Answer” o nella bellissima “Karma Seeker”, potenziale hit a tutto tondo.

Buoni anche i rari momenti più orientati verso la melodia pop, vedi il Green Day flavour di “Parking Lot” (non a caso scelta come colonna sonora per il trailer di un noto videogame) e la chiusura “Time & Money”, qualcosa che potrebbe essere uscito fuori dall’ultimo Johnny Marr solista.

C’è tempo anche per i sette minuti epici di “Are We Free?” e per le chitarre alla Pixies di “Headed For The Sun”.

Un buon esordio questo dei VANT, magari non originalissimo ma fresco e pieno di buone idee. Vedremo quante promesse sapranno mantenere i ragazzi di Londra nei prossimi lavori:

Miglior brano: Karma Seeker

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