Scommetto che molti di voi si sono imbattuti almeno una volta in "Tre metri sopra il cielo" o nel suo acronimmo "3msc", in tutte le multiformi versioni che questo fenomeno ha assunto da quando è apparso per la prima volta alla ribalta nel 2003.

Partito come libro "clandestino" (se lo passavano i ragazzi di Roma fotocopiato), evolutosi in pubblicazione ad opera di Feltrinelli, successivamente dilagato in ogni sorta di gadget possibile quali diari, magliette, bandane, riedizioni del libro "arricchite" ecc ecc... poteva mancare il film ? Dando così il colpo di grazia Luca Lucini gira l'omonima opera, che si inserisce a pieno titolo nel filone di quei film che io chiamo "da ragazzi" ("Jack Frusciante è uscito dal gruppo", "Il tempo delle mele" e tutti quelle operette che italia uno e canale 5 non manceno mai di proporci al pomeriggio), ma non si sa per quale misterioso motivo (vista la trama "leggermente" trita e ritrita) deflagra come una bomba mal programmata polverizzando record di spettatori e lanciando nell'olimpo di celluloide lo sguardo tenebroso (!!!) di tal Riccardo Scamarcio, con immancabili stuoli di ragazzine urlettanti al seguito. Non sono qui per dissertare del libro, nè del film, nemmeno del genio del marketing che si è rivelato essere Federico Moccia (uno che ha capito tutto della società in cui viviamo), ma della colonna sonora che accompagna il film, insospettabilmente carina e ben assemblata.

Diciamo innanzitutto che il pezzo portante è quello che troviamo alla traccia num 3, pezzo che ormai identifica nell'immaginario questo film, il protagonista e pure il libro, per uno strano caso di associazione visivo-sonora: è "Gabriel" dei Lamb, conosciuto già per essere stato inserito nell'ottavo volume della compilation lounge-chillout "Cafè del mar". Pezzo stupendo (già sentito in pubblicità), carico di atmosfere e suggestione, con la voce quasi eterea della cantante a suggerire immagini di spiagge, tramonti esotici e menti libere da ogni peso o pensiero... per il resto, la tracklist accontenta tutti: presente all'appello la canzuncella per le nerd-teens incomprese e sospirose (Tiziano Ferro con "Sere Nere", nel film in azzeccata versione strumentale), presente il pezzo techno-trance per ragazzotti discotecari con le creste e le zeppone, presente la voce di quello che nel film è "il dj di Radio Caos" che snocciola una a una le frasi celebri che arricchiscono le smemorande delle suddette nerd-teens.
Segnalazione per "Nina" dei Comedy of Life, brano fresco e divertente che ha il pregio di restare in testa ("Her name in Ni-na, she's dancing like a prima balleri-na") senza però infastidire come i classici tormentoni, e anche per "He's simple, he's dumb, he's the pilot" dei Grandaddy (non è solo il titolo ad essere lungo, tutta la canzone dura ben quasi 9 minuti). Quest'ultima stupisce per la sua particolarità, in quanto inizia sulla falsariga di "Gabriel" (atmosfera chillout, very relax), successivamente si inserisce il tempo di batteria, che conferisce un ritmo dolce ma deciso. Tutta la durata del pezzo è giocata su questo contrasto, arricchito con synth, che risulta veramente sorprendente (nel film si sentono solo pochi momenti e sempre uguali, tra l'altro).

A chiudere film e cd "E se ne va" delle Vibrazioni, con citazioni indie insolite per il trio poppettaro. Tra le musiche composte per il film ed eseguite dall'orchestra di Roma, segnalo le più belle "Beyond your darkest dreaming", "For the first time (kissing you)" e "Il lungo addio". Tutte simili tra di loro, dove un dolce pianoforte compone una melodia che si sposa perfettamente col tono malinconico dei momenti in cui appaiono nel film, senza tuttavia suonare fuori luogo in un ascolto decontestualizzato.

Il pregio più grande di questa colonna sonora forse è proprio questo: trattasi di un mix di suoni che senza dubbio svolgono bene la funzione per cui nascono, cioè quella di fungere da supporto a delle immagini, ma non si comportano malaccio neanche se presi e messi ad andare su un cd "a parte". Certo nessuna pretesa di nessun genere, nell'insieme però questa soundtrack ha un che di godibile che riesce a vivere di vita propria nei confronti del film (non propriamente un capolavoro). Non è certo ai livelli di pietre miliari come "Flashdance", "Up were we belong" o "I don't wanna miss a thing", ma non è neanche da buttare se cercate un sottofondo che non faccia addormentare o tenga troppo svegli!

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