Dimenticatevi le alghe, le cure dimagranti, i numeri del Lotto, le truffe, le macumbe, le candele magiche; dimenticatevi di tutto l'indegno e criminoso sciacallaggio ordito dai mìdia e dalla magistratura politicamente schierata per screditare questa donna, anzi, questa Artista. Tanto che ci siete, dimenticatevi pure di quella strafiga della figlia Stefania Nobile e anche (lo so che è difficile, ma almeno provate a farlo!) di quel bel maschione brasiliano in arte Mago do Nascimento che ha popolato e forse ancora popola i vostri sogni erotici: oggi vi voglio parlare di questa straordinaria, performer, di questa cantante così influente, così superdotata, così talentuosa da riuscire, con una sola canzone, a diventare un'artista di riferimento per molte altre importanti figure musicali destinate ad emergere e a cavalcare l'onda del successo planetario mentre lei, la stella polare, il talento puro, il genio, la creatività personificata, rimarrà purtroppo una realtà underground, dato che la sua personalità, il suo stile così unico e fuori dai target, la sua musica così variegata, così indie, così rozza, diretta, sudaticcia, mai e poi mai le avrebbe permesso di sfondare nel mondo ultrafighetto e patinato di MTV.

Siamo nel 1989: gli anni '80 volgono ormai al termine: il Blocco Orientale è lì lì per implodere, il muro di Berlino è lì lì per cadere, Saddam Hussein si accinge ad invadere il Kuwait, tramonta l'epoca d'oro dei Motley Crue, i Nirvana pubblicano il loro primo album e, soprattutto, Wanna Marchi, accompagnata dai magnifici Pommodores, supergruppo di virtuosi musicisti di estrazione prog-liscio, incide il suo primo singolo, quello che sarebbe dovuto essere solo il primo gradino verso una scalata inarrestabile che avrebbe dovuto portare la divina Wanna al livello di gente come Beatles, Rolling Stones, Led Zeppelin, U2, Vasco Rossi e Milli Vanilli: la canzone si chiama "D'Accordo" ed è un capolavoro trascendentale in cui un amante della buona musica può trovare tutto quello di cui ha bisogno.

L'inizio è travolgente: Wanna proclama "e allora divertiamoci, d'accordo?"; impossibile, a meno di non essere prostituti intellectuali, non avvertire un'eco di queste liriche nel "here we are now, entertain us" di Kurt Cobain, dando il via ad un glandissimo crescendo melodico in cui le tastiere psichedeliche dei The Pommodores disegnano atmosfere lisergiche che si rifanno alle sonorità hippie della Summer of Love e di Woodstock, il tutto impreziosito da coretti di sottofondo che accompagnano con classe ed eleganza la meravigliosa voce di Wanna Marchi: una voce roca, abrasiva, sarcastica, una voce tremendamente espressiva, ferina e a tratti anche luciferina, che si fa ponte generazionale tra le grande icone del rock che fu come Janis Jopin e le future riot grrl come Courtney Love, timida e commerciale risposta americana all'inimitabile Wanna.

Un capitolo a parte lo merita sicuramente il testo, uno dei più geniali ed ispirati mai scritti da una mente umana, ma anche canina, bovina, felina e suina: ditemi, orsù, ditemi quale altro artista è riuscito in una sola canzone a trattare con tale spessore intellettuale e profondità argomenti tanto diversi: l'inesorabile passare del tempo, che ci ricorda che tutti siamo destinati a invecchiare e morire, e che su questa terra altro non siamo che timide ombre fugaci: "quanti anni hai? Venti? Trenta? Quaranta? Cinquanta? Sessanta? Settanta? Ottanta? Centoventicinque? Duecentotrentacinque?", la frustrazione sessuale più pruriginosa, repressa e perversa: "mi scoppia il cuore, sbottona la camicia, ti prego! Siii! Ah ah ah! Siii!", la denuncia al capitalismo selvaggio e al materialismo fine a se stesso, particolarmente geniale e avanti con tempo: "cosa fai? Corri sempre incontro ai soldi!? Cosa te ne fai? Non lo sai che nella vita i soldi non contano niente?!" e infine lo struggente invito a riassumere la nostra dimensione di uomini, a ritrovare noi stessi, a trovare nei sentimenti più profondi il nostro rifugio dalle tempeste della vita: "quali chiavi? Le chiavi della fantasia, della vita e dell'amore! Sei d'accordo? Non sei d'accordo! Ah, devi essere d'accordo! Perché!? Perché la vita è amore!"

E così, la nostra Wanna iniziò la sua carriera da cantante: negli USA il demotape di "D'Accordo" fu ascoltato da Rick Rubin, Brendan O'Brien e Steve Albini, che estasiati davanti a cotanta meraviglia chiaramente si misero d'accordo per produrre, all toghether, l'album di debutto di Wanna Marchi & The Pommodores, a cui avrebbero dovuto collaborare artisti come Ray Manzarek, Eric Clapton, Lars Ulrich, Joey De Maio, Boy George, Tom Araya e LaToya Jackson, ma purtroppo questo epocale progetto fallì ancor prima di cominciare perché osteggiato e boicottato in tutti i modi dall'estabilishment di MTV; così della discografia di Wanna ci rimane solo "D'Accordo", canzone tanto epocale e meravigliuosa quanto incompresa e scomoda per i poteri forti, arte allo stato puro.    

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