Come se stessero giocando a ping-pong nella tua testa. Questo secondo album di tali Wormrot, a me sconosciuti fino a poche ore or sono, mi ha fatto questa impressione per due ottimi motivi, forse tre, di cui almeno uno totalmente personale. I ragazzi suonano un grindcore non propriamente lineare (anche se completamente inserito nei canoni del genere) e già questo basterebbe per far rimbalzare il cervello dei più tra una parete e l'altra del cranio. Inoltre vengono da Singapore e i loro occhi a mandorla mi fanno venire in mente quei giocatori di tennis-tavolo dell'estremo oriente con cui i nostri competono sia per la velocità d'esecuzione che per le urla lancinanti emesse nel praticare il proprio mestiere. Terzo fatto, completamente accessorio e legato probabilmente ad una percezione personale, che vuole però essere una nota di demerito rispetto alla produzione del disco, la cassa della batteria suona talora come se fosse una di quelle batterie per bambini che ho sempre invidiato, mai avuto e di cui non ricordo la marca.

Scoperti da Digby Pearson su internet dopo la pubblicazione del loro primo album "Abuse", successivamente ristampato dalla Earache che gli aveva offerto un contratto, questi tre amici, questi tre ragazzi piuttosto ordinari, hanno deciso di rendere disponibile per un certo numero di mesi che non so quantificare il loro nuovo album "Dirge" in streaming sul sito della detta etichetta ed eccolo qua, scaricato e recensito.

Dopo una traccia introduttiva il piede finisce sull'accelleratore in un alternarsi di blast beat ed urla, ora più straziate ora più gutturali come vuole il miglior grindcore dai tempi di Lee Dorrian. Non mancano passaggi in cui fiatare e pestare un attimo i piedi per sentire il terreno ma di sicuro non c'è tempo di pettinarsi e sistemarsi il vestito quindi evitate quello della domenica, meglio un paio di pantalocini (corti e da ping-pong). Le tracce scorrono veloci in un flusso unico in cui è difficile distinguerle ma non sicuramente apprezzarle: sono innumerevoli gli spunti interessanti disseminati in questo disco sia a livello di drumming che di riffing anche se pretendere di ricordarsi tutti i titoli e i testi memoria potrebbe risultare eccessivo. Colpisce favorevolmente che la traccia più breve del disco (che conta 25 tracce in 18 minuti) si intitoli "You Suffer But Why Is It My Problem" suonando come un breve inchino a quelli che sono senza dubbio i nonni più autorevoli della scena grindcore attuale, quei Napalm Death che rappresentano la faccia più massiccia di questi occhi a mandorla, lasciando ai Brutal Truth il compito di rappresentare quella più schizzofrenica ed epilettica. Il disco si chiude con il pezzo più lungo del lotto, una traccia strumentale che, proprio per l'assenza del cantato apre i maggiori spazi nella nostra fitta ma breve maratona di ping-pong, come a dire che la partita è ancora aperta, bisogna solo aspettare comodi sul divano che gli atleti si asciughino il sudore e tornino nel nostro piccolo schermo a scambiarsi la pallina bianca: a breve infatti dovrebbe uscire un Ep che approfondisca il discorso intrapreso con questo secondo platter della loro carriera.

Quattro perché sono sotto Earache venendo da Singapore, quattro perché sono una realtà genuina e indipendent, quattro perché ho ascoltato il disco tre volte mentre lo recensivo e mi è piaciuto ogni volta di più, lasciandosi anche memorizzae in alcuni suoi frammenti, cosa non da tutti in ambito grindcore.

Elenco tracce e video

01   No One Gives a Shit (00:43)

02   Compulsive Disposition (01:02)

03   All Go No Emo (00:24)

04   Public Display of Infection (01:01)

05   Overpowered Violence (00:39)

06   Semiconscious Godsize Dumbass (00:32)

07   Spot a Pathetic (00:34)

08   Evolved Into Nothing (00:43)

09   Butt Krieg Is Showing (00:49)

10   Fucking Fierce So What (00:04)

11   Ferocious Bombardment (00:35)

12   Principle of Puppet Warfare (01:03)

13   Deceased Occupation (01:26)

14   Waste of Time (00:41)

15   Stench of Ignorance (00:29)

16   Meteor to the Face (00:38)

17   Addicts of Misery (00:37)

18   You Suffer but Why Is It My Problem (00:04)

19   Erased Existence (00:42)

20   Back Stabber Mission Aborted (00:41)

21   Destruct the Bastards (00:10)

22   Plunged Into Illusions (00:33)

23   Manipulation (00:56)

24   A Dead Issue (01:07)

25   The Final Insult (01:48)

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