Mannilla road, Warlord, Cirith Ungol, Manowar... ecco questo sono i nostrani Wotan, band di nicchia (troppo) in Italia ma che ha trovato la fortuna all'estero (Grecia su tutte). Primo vero disco per i nostri Wotan che dopo numerosi singoli e demo riescono a deliziarci con questo stupendo e maturo cd: Carmina Barbarica.
Si parte con la bella "Lord of the wind" dove il ritornello travolgente sembra fatto apposta per la sede live... Dopo di questa abbiamo "Under the Sign of Odin's Raven", la canzone forse più epica e cupa dove si citano i Cirith Ungol per la melodia oscura. . (ottima prova del cantante). Eccoci giunti alla tirata quanto epica "Hussard de la Mort" brano deciso che sfocia in uno splendido ritornello. La successiva "Ride of Templars" è una ottima canzone seguita a ruota dalla stupenda "Innoxia", brano che avrebbe fatto comodo ai Manowar di "Into glory Ride"... e ho detto tutto. "Wrath of North" e "King of Crows" scorrono piacevoli e compatti e giungiamo quindi a "Stone Giants" dove assaporiamo di nuovo i Cirith Ungol e i loro fraseggi cupi. Ecco la splendida "Black Conqueror", brano che forse è il più bello dell'album, epico e potente come non mai... stupendo. Dopo la potente e azzeccata "The cave" arriviamo a un'altra hit... "Thermopilis" dove si fa omaggio alla storia greca e c'è pure un pezzo narrato in greco risalente alle cronache di Erodoto... epica come tutte e veramente ammirevole... L'album si chiude con "Iron Shadows" dove un ritornello magnifico la fa da padrone.
Bene... dunque cari defender se avete voglia di andare in battaglia con Odino o di cavalcare con i Templari non c'è album migliore che faccia per voi!
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