Questo giro il signor Rudy Ratzinger l'ho trovato spompato e spento. E per uno che ha sinora fatto della forza devastatrice di natura elettronica la propria ragione di esistere e di propagandare il verbo della EBM più ferale, feroce e fiera, mi sa che significa che qualcosa sta iniziando a non carburare al meglio nel motore di quella che era la macchina infernale, non Christine, ma :Wumpscut:.
Forse ha giocato a suo sfavore la volontà di provare a uscire da determinati schemi, che da sempre gli sono caratteristici e che lo hanno reso un protagonista assoluto della scena, per mezzo di dischi che non potremmo mai dimenticare e che, in effetti, hanno indicato una via sicura da seguire per un numero rilevante di altre band, pur se il suo stile non è mai stato eguagliato. Però, in tutto ciò, in una evidente ripetitività di fondo, nell'iterare beat crudi, arrangiamenti gotico/futuristici e atmosfere agghiaccianti e cupe, quasi alla "Hostel" (se mi passate il parallelismo cinematografico) stava anche il segreto più intrinseco del suo essere un animale selvaggio da studio (essendo nota la non disponibilità eterna alle esibizioni dal vivo).
Invece "Body Census" è lì che prova a non violentare e martellare troppo, a ribadire certi concetti, ma cercando quasi di mascherarli, come se il peso del passato avesse gravato in maniera eccessiva su di lui al momento della creazione dell'album. E tale passato ha finito per schiacciarlo e renderlo inoffensivo, proprio :Wumspcut:, che ha fatto dell'attacco sonoro frontale e inarrestabile (sino allo sfinimento) l'essenza pura del sound.
Elenco tracce e video
Carico i commenti... con calma