Al giorno d'oggi l'interesse per il morboso è stato giustamente sdoganato, grazie a eroi imprescindibili come la Franzoni o il ragazzino Tizio che stupra la compagna di scuola e filma tutto per YouTube. Basta con le frasette smielose da Bacio Perugina, i nostri figli potrebbero nascere con un' idea sbagliata del Mondo, ecchecavolo!
E' per questo che mi sono attrezzato al meglio per il mio futuro pargolo, ho acquistato "Raccogliendo Il Nettare della Figa" degli XXX Maniak! Già pregusto le tranquille serate con la mia consorte (regolarmente sposata in Chiesa), sapendo che a casa ho lasciato il mio-amato-figlio sotto la cura di due psicopatici in giacca e cravatta che lo faranno addormentare raccontandogli ad esempio di quella volta che hanno comprato un lettore dvd per poi stuprare un'amica (probabilmente) con il vecchio mangiacassette, oppure di quando si sono chiesti se smembrando la Patata essa rimane ancora vergine, e via discorrendo. Questi sono solo alcuni titoli delle ben 31 tracce che compongono tale Capolavoro, intervallate da spezzoni di film porno, suoni di risucchi ambigui (potrebbe anche essere una intenta a gustarsi un Calippo Fizz, non ci avete pensato?!) e gridolini eccitati. Non c'è tempo per digressioni musicalmente impegnate, lunghe parti soliste o duelli tastiera-flauto traverso, qui si stà parlando di pillole malate da 1 minuto o-giù-di-lì, alcune per la verità neanche malvagie in quanto a orecchiabilità del riff. Peccato che finiscano troppo presto per fare un apprezzamento obbiettivo. Mi riferisco in particolare a "Lost inside yourself", "Albukkake, NM" e alla stessa title-track, forti di schitarrate trascinanti e quadrate, che sul più bello devono lasciar posto a frasi sconcie e misogine. Si discosta dal resto l'ultima "Harvesting a Dead Deadgirl", un remix pseudo-techno da 3 minuti circa, piuttosto noiosa a dirla tutta.
La qualità è sorprendentemente alta, trattandosi di grindgore all'ennesima potenza, visto che le chitarre grasse non sembrano registrate in un magazzino e la batteria è meno drum-machine del solito, con suoni più pieni e corposi. La collaborazione di diversi artisti provenienti dalla scena si può notare dalla diversità di prestazioni "canore", passando da urla sguaiate, a cessi intasati e addirittura a un maiale che si stà strozzando dal troppo ridere ("Desperately Craving Anal Attention", con il già citato Calippo come degna conclusione). Mi duole constatare l'assenza dei testi nel booklet, solitamente unica fonte per capire appieno il messaggio che questi artisti incompresi vogliono dare alle nuove generazioni.
In definitiva, c'è davvero bisogno di opere come questa? Non bastano già le immagini di morte e sofferenza ingiustificata che vediamo e sentiamo ogni giorno grazie all'amata Stampa sensazionalista? O forse possiamo prendere tutto come uno sfogo, un esorcizzare questo disgusto con il disgusto (un pò come fà chi ha paura dei film horror ma li vede comunque)? Solo il tempo potrà dircelo.
Questo finale solenne è dedicato ovviamente all'intenditore matteo_brutal, un pò meno a tepes (che risulta più selettivo in questo genere).
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