Zemfira, un nome molto particolare. Un gruppo non propriamente rock come lo intendiamo noi europei. Questo gruppo russo mi ha stupito con il loro ultimo lavoro "Vendetta". I brani sono tutti accuratamente scelti: orecchiabili, efficaci, abbastanza rock, mai pesante, ritornelli semplici. Tra le canzoni non può non spiccare "Nebomoreoblaka", "Malcish", che sono le più "rock". Pezzi più orecchiabili come "dishi" "Tak I Ostavim" "Dai Menie Ruku" vengono spazzate via dal lirismo di "Samaliot" o di "Drug"(parola molto cara ai russi).
Il disco si chiude con una citazione, anzi, con una cover di "50 Ways To Leave Your Love" di Paul Simon, che si trasforma in "Jim Beam (Ufa 97)" per la versione russa. I temi trattati sono di denuncia sociale, di una società in declino anche nella fredda e lontana Russia, che non più sotto la campana dell' Urss... amore, amicizia, vita, paure. Una vita che non si discosta dalla nostra. La cantante unisce bene la sua voce a parti più hard fino ad una vocalizzazione di gusto tradizionale russo. La chitarra si sposa bene con la sua voce ed è molto ricercata nei suoni, anche gli altri strumenti sono molto ben suonati, i ritmi in alcune canzoni sono molto atipici per le orecchie europee.
Insomma, messo da parte il gusto in 4/4 e la repulsione per il russo, potete godervi un disco ben suonato e ben cantato.
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