"Spero che la macchina non sia impantanata": era questo il pensiero del povero ed alquanto incazzato Stefano alle 22 circa del 4 Luglio 2010.

La giornata era partita male, e lo sapeva, ma era felice come una Pasqua perchè erano passati ben 5 anni da quando vide l'ultima volta i Green Day ed ora poteva scatenarsi di nuovo sulle note delle loro songs! E aveva coinvolto anche la sua girlfriend nell'avventura. Ma qualcosa non andava.... erano partiti da Roma il giorno prima ma c'era qualcosa nell'aria che...boh...non lo convinceva! Forse erano i 275 giri fatti prima di imboccare un parcheggio relativamente vicino al Parco San Giuliano; o forse erano i 40° C che scaldavano la verde erbetta del parco ma che risultano più vivi quando si osservava l'orizzonte e si poteva notare il tipico effetto "deserto" generato dal caldo.

Ma non si poteva attribuire tutto il flusso negativo a queste "piccolezze"; cazzo però una bottiglietta da ½ lt a 2 €! "Piccolezza sta ceppa" pensava il volgare Stefano considerando che l'acqua andava via a fiumi; e l'unica alternativa erano delle fontanelle a getto fiacco piene di gente in fila come vecchietti alla posta.

Sole....caldo, odioso, soffocante, dispettoso sole! Un cespuglio fu da riparo ai due giovani che trovarono un minimo di sollievo sotto le fronde mentre, a circa 300 metri di distanza, c'era qualcuno che cominciava a fare musica.

"Ma chi sono questi?": una ragazza non può conoscere i Rise Against; ma, un attimo, nemmeno io li conosco sti quattro scalmanati che vogliono fare i cattivi ma che di cattivo forse hanno l'alito ma niente di più.

Applausi freddi seguiti da un po' più di interesse per gli Editors; sound godibile, cupo ed affascinante; sarebbe stato perfetto per il clima uggioso che stava per raggiungere i nostri.

Ma ecco loro! Gli idoli delle femminucce!!! I 30 Seconds To Mars fanno il loro ingresso accompagnati da una di quelle musiche trionfanti manco fossero loro gli headliners della giornata. Però sanno intrattenere e devo ammettere che fino a quel momento sono stati i più interessanti; "però quanto chiacchiera questo" esclamò qualcuno dalle retrovie riferendosi al frontman tanto belloccio quanto logorroico; e nel voltarsi verso la fonte del commento Stefano si accorse della nube minacciosa che voleva colpire tutti alle spalle...

"Are you waiting for Green Day?" e secondo te? Dai canta ste quattro canzoncine e vai a casa!

Ed ecco un flash artificiale, poi uno naturale... "no non può essere! Ha fatto caldo fino ad ora cazzo!"; da li alla corsa al riparo il passo è stato breve! Ed eccoli tutti li, chi fuma, chi continua a farsi foto ricordo mentre fuori la natura fa i suoi flash. Tutti sotto il capannone-ristorante, accalcati come sardine, tutti a vedere spazzata via la speranza di idolatrare i loro beniamini.

Qualcuno, incurante e speranzoso attende sotto il palco,altri si uniscono al serpentone di gente che sta abbandonando il parco con addosso più acqua che ricordi.

E poi un flash, e un altro ancora ad illuminare la deludente notte veneziana...

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