Riprendiamo il discorso sui 38 Special facendo il sunto: dopo i primi due album di “riscaldamento”, competenti e ben suonati ma privi di spunti di rilievo, il terzo e quarto album (rispettivamente “Rockin’ into the Night” e “Wild Eyed Southern Boys”) mettono a posto le cose, dando peculiarità e pregnanza al loro stile e suono, lanciandone la carriera ad alti livelli.

A questo quinto lavoro pubblicato nel 1982, perciò, il gruppo arriva con l’entusiasmo e la consapevolezza di avercela fatta. Chiara quindi l’intenzione di muovere poco o niente nelle strategie e nelle dinamiche fra i sei musicisti, nella produzione, nel pubblico di riferimento. “Special Forces” è quindi una riproposizione degli ingredienti alla base dei due precedenti dischi di successo, ossia:

_L’alternanza fra le due voci soliste ma non solo, proprio fra le due ben diverse attitudini: quella propriamente southern, gioviale e country blues del cantante Donnie Van Zant e quella tesa e hard melodic del chitarrista e cantante Don Barnes, un tizio che ha nelle proprie corde più Foreigner che Lynyrd Skynyrd, un vero rocker anni ottanta in questo.

_La squisita efficacia dei riff, spesso “stoppati” come si dice, cioè fermando le vibrazioni delle corde appena pizzicate. E’ un’eccellenza del maestro Barnes, in grado di escogitare attraverso di essi ritmiche accattivanti che riescono a rubare l’interesse ai cantati.

_L’intelligente, democratica, elegante interazione fra le due chitarre (Jeff Carlisi è il nome dell’altro, ottimo chitarrista), con parti quasi sempre diversificate, intelligentemente concatenate e con un suono magnifico, basato sulla grintosa e calda amplificazione Peavey vera risposta americana ai britannici Marshall.

Delle nove canzoni presenti, quattro vengono cantate da Donnie Van Zant, tre da Don Barnes e un paio da entrambi, una frase per uno. La parte del leone la fa il numero d’apertura “Caught Up in You”, tra i maggiori successi della band a livello di singoli. E’ una creatura di Barnes, ovviamente: ritmica stoppata che poi si libera nei ritornelli, canto teso e incalzante, prolungato e stupendo assolo “cantato” di Carlisi fino alla sfumata finale. Il tutto in un ambiente hard-blues-melodic tutto loro. Non è nulla di nuovo rispetto ai due album precedenti… una formula ormai collaudata, ma che trova qui la sua pagina dai più forti riscontri di mercato.

Il resto del disco annovera altri buoni numeri, segnatamente proprio gli episodi cantati in duetto ovvero lo scatenatissimo boogie “Rough Housin’”, zero commerciale ma 100% ruuuock! L’altro contributo “Take ‘em Out” è forse la migliore dell’album, intonata puntigliosamente in armonia dalla prima all’ultima frase dai due cantanti, e in aggiunta il Carlisi ancora scatenato sulla sua sei corde: grande energia, bell’atteggiamento, grintosi e perfetti suoni “brown” (copyright Eddie Van Halen) ossia caldi, pastosi, giusti.

I 38 Special nei loro album migliori, uno dei quali è questo, hanno realizzato un fruttuoso crossover fra essenzialità, energia, pienezza, consistenza melodica, nitida esecuzione, equilibrio strumentale. Non mi sono mai capacitato sul perché, dalle nostre parti, siano rimasti cibo per pochi adepti, addirittura osteggiati dai fautori del “grezzo” e del “primitivo”, come se il suonare bene e la voglia e capacità di insistere su “ganci” melodici e ritmici significativi fosse un aspetto negativo.

Nei primi anni ottanta in particolare, sotto il bombardamento new wave, synth pop, Michael Jackson e simili eccetera (beninteso, generi anch’essi con le loro eccellenze seppure… sparute!) questo sestetto della Florida ha costituito, per quanto mi riguarda, un saldo punto di riferimento per i miei ascolti ed i miei entusiasmi. Non da soli, naturalmente… c’erano anche Supertramp, Rush, Police, Toto, Saga…

Elenco tracce e video

01   Caught Up in You (04:39)

02   Back Door Stranger (04:40)

03   Back on the Track (04:44)

04   Chain Lightnin' (05:06)

05   Rough-Housin' (04:10)

06   You Keep Running Away (03:56)

07   Breakin' Loose (03:33)

08   Take 'em Out (04:08)

09   Firestarter (04:56)

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