Il club dei Gentlemen è tornado a farsi sentire e anche questa volta con grande stile. “A Shadowplay for Yesterdays” ribadisce nuovamente lo stesso concetto: gli A Forest of Stars, nel loro genere, sono una spanna sopra tutti gli altri, non vi sono dubbi!

Se i primi due album avevano attirato l’attenzione verso questi talentuosi inglesi, questo terzo lavoro ne segna definitivamente la consacrazione. “A Shadowplay for Yesterdays” è un concept album su di un uomo in contrasto con se stesso, diviso tra le virtù e la blasfemia dell’autodistruzione, una storia raccontata in perfetto stile vittoriano come solo gli A Forest of Stars possono fare.

Aspettatevi l’inaspettato da “A Shadowplay for Yesterdays”, aspettatevi l’inclassificabile e l’inetichettabile, preparatevi ad amarlo o odiarlo, perché il combo inglese ormai ha intrapreso, una volta per tutte, il suo percorso, allontanandosi sempre più da ogni movimento musicale propriamente detto e da qualsiasi descrizione preconfezionata tanto cara ai più. In questo disco troverete fusi con estrema coerenza e sapienza compositiva, i più disparati stili musicali; si passa dal puro Black al Doom di primi anni ’90, si naviga tra territori Folk e Prog Rock, si sentono sfumature di musica mediorientale e Gothic vittoriano, si possono assaporare partiture squisitamente grottesche e divagazioni elettroniche, insomma, una proposta a dir poco poliedrica!

Dopo un breve “intro” si aprono le danze con “Prey Tell of the Church Fate”, A Prophet for a Pound of Flesh” e “The Blight of God’s Acre”, un trittico spettacolare nel quale si può comprendere pienamente la proposta dell’album,che da un lato abbandona le ipnotiche composizioni psichedeliche che hanno caratterizzato i precedenti lavori, ma dall’altro regala una cura maniacale per i dettagli e un grosso salto di qualità compositiva nei brani, i quali si fanno, si più corti, ma anche infinitamente più azzeccati in ogni loro aspetto! La seconda sezione disco presenta al suo interno una perla di rara bellezza che risponde al nome di “Gatherer of the Pure”, della quale è stato realizzato anche uno spettacolare video che rispecchia pienamente la proposta del combo inglese fungendo da perfetto biglietto da visita per questa loro ultima fatica.

A Conti fatti “A Shadowplay for Yesterdays” risulta essere un album che dividerà il pubblico, cosa certa è che sarà schifato da tutti i puristi, ma forse è quasi meglio così. Ricordo a chiunque che il disco, oltre che nella normale versione CD è disponibile anche in altri tre formati:  digipack con un’interessante bonus track, doppio vinile e art book; quest’ultima versione, oltre che essere ovviamente un capolavoro dal punto di vista estetico, comprende anche un secondo CD con altre bonus e un DVD.

Preparatevi quindi a catapultarvi nell’epoca vittoriana e ad annusare l’odore di oppio, tè e allucinogeni vari al club di Gentlemen; gli A Forest of Stars sono tornati!

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