Non mi hanno mai interessato i dischi tributo, li ho sempre trovati poco interessanti e del tutto inutili. Ma questo "Electronic Evocation: A Tribute To Silver Apples" (1996) è una delle poche eccezioni. Il materiale originale trattato, i gruppi proposti fanno di questo lavoro un oggetto veramente interessante, che ha avuto la piena approvazione del gruppo.

Suppongo che i Silver Apples non abbiano bisogno di molte presentazioni. Duo Statunitense che alla fine degli anni sessanta propose in un paio di dischi canzoni minimali composte con una serie di oscillatori, vari strumenti elettronici, del tutto aliene alla musica popolare del periodo. Si sentiva ancora l'eco psychedelico, ma loro erano anni avanti, assolutamente all'avanguardia. Dei Suicide figli dei fiori e non dell'alienazione metropolitana, lanciati nello spazio.

Il viaggio inizia con Windy And Carl, con "PROGRAM" siano in una lontana nebulosa composta da vari strati di feedback e synth distorti, il tempo è scandito da un riverberato ritmo meccanico che quasi copre un'apatica voce femminile che segue un'elementare linea melodica.

Dallo spazio profondo arriva una comunicazione, una voce femminile coperta onde radio, sibili assortiti che vagano liberamente nel vuoto. Abbiamo intercettato i misteriosi Scaredycat con "YOU & I".

Sulla nostra rotta incontriamo enigmatiche presenze. Gli Amp che con "SEAGREEN SERENADES" si riducono ad un evanescente presenza, una lontana scia di una cometa.

I Sabine un ossessivo basso battito accompagna una voce sotto ipnosi su un danzare di distorti free form synth, con un tribale ritmo che anima il finale.

I Monitor che in "POX ON YOU" chiudono gli SPACEMEN 3, sotto effetto di massicce dosi di sostanza a noi sconosciute, in una buia stanza in compagnia di oscure presenze.

I Lorelei ci danno il loro personale benvenuto con "OSCILLATIONS", un'ipnotica danza aliena scandita da strani manufatti elettronici e percussioni di varia natura

Il viaggio si movimenta, siamo in presenza dei Third Eye Foundation con "I HAVE KNOWN LOVE". Un muro di feedbeck, incalzante ritmo, una parvenza di forma canzone. siamo più vicini alla terra.

Abbiamo ancora tempo d'incrociare la rotta con i Flowchart e Alphastone che rispettivamente con "LOVEFINGERS" e "YOU'RE NOT FOOLIN'ME" ci deliziano con i loro spaziali ritmi scanditi da onnipresenti synth

Finalmente arriviamo alla fine del viaggio, il meritato riposo con Tranquil che con "RUBY" ci salutano con una oscura ninnananna fatta di semplice chitarra e un lugubre feedback che sale lentamente come una marea. 

Questa musica può evocare diverse immagini, ed e proprio questa sua osticità e difficile comprensione a renderla così affascinante e sicuramente degna di un attento ascolto.

Anche se non avete mai sentito i Silver Apples.

 

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