La musica pop non sarebbe quella che conosciamo senza gli ABBA. Considerati uno tra le più grandi, famose e importanti formazioni del genere, han venduto ad oggi circa 375 milioni di copie nel mondo (Madonna, la più commerciale artista degli ultimi 13-14 anni, ne ha venduto 280 milioni, ben staccata di quasi 100 milioni), decretando uno dei più grandi successi commerciali della storia della musica, e diventati il più grande, diffuso e osannato fenomeno del loro periodo: per capire chi furono gli ABBA, basti dire che nella storia della musica l'ABBA-mania fu seconda, per fanatismo, intensità e diffusione, solo alla Beatles-mania.

Ma, a differenza di quanto credono in molti, gli ABBA furono molto più di una semplice macchina sforna-hits: formatisi ufficialmente nel '72 da 4 idols svedesi, (Björn Ulvaeus, Benny Andersson, Agnetha Fältskog e Anni-Frid Lyngstad: le loro iniziali formano il nome del gruppo, ABBA, appunto), gli ABBA ebbero un peso enorme anche sull'evoluzione musicale, e furono un gruppo d'avanguardia per la loro epoca, a iniziare dalla parte tecnica: furono tra i primi a lanciare i video musicali delle loro canzoni, tra i primi esempi in assoluto di videoclip musicali (qualcosa di molto simile era stato già fatto dai Fab4, ma non erano videoclip veri e propri, così come li si intende oggi), che all'inizio erano pensati solo come strumento per raggiungere le nazioni più lontane, come l'Australia (dove gli ABBA spopolavano), dove era difficile organizzare, causa la lontananza, tournè e concerti dal vivo. Un'avanguardia che riguardò soprattutto il loro sound: dietro il gruppo lavorava il tecnico del suono Michael Tretow ("il 5° Abba"): considerato un genio nel suo settore, Tretow era uno sperimentatore, un avanguardista del suo settore che già nel '72 aveva sperimentato con gli ABBA qualcosa di non molto lontano dal "muro del suono" (inventato in seguito da Philippe Spector,e che sarà la più grande e rivoluzionaria invenzione nel campo della tecnica del suono), ed era il principale fautore dell'inconfondibile Abba-sound, le cui caratteristiche principali saltano subito all'orecchio: una musica ritmata, allegra e leggera, accompagnata da testi spensierati, dai temi leggeri e spesso frivoli, mai impegnati.

Questo periodo era reduce dal '68, ovvero dalla guerra del Vietnam, dai movimenti giovanili, dalle rivoluzioni sociali, che aveva avuto nelle canzoni di protesta dei songwriters folk la propria colonna sonora. I gruppi dei '70, e per primi gli Abba, invece, si pongono in totale contrapposizione, proponendo una musica dai toni spensierati e innocenti, uno spirito che si diffonderà ulteriormente grazie soprattutto alla nascita della disco. Anche le coreografie dal vivo rispecchiavano tale spirito: gli Abba furono tra i primi a sfoggiare in sede live abiti sgargianti e coloratissimi, dal sapore quasi barocco: una moda che sarà caratteristica dei '70, anzi, l'apogeo di quel decennio (memorabile il tour di "Waterloo" durante il quale si presentarono sul palco vestiti da Napoleone). In effetti, la musica dei '70 può essere suddivisa in 2 principali tronconi: il rock, che si evolverà in hard-rock,(e che poi avrebbe generato il punk prima e la NWOBHM poi), e la musica pop (che avrebbe generato la disco). E ognuno dei tronconi aveva il suo gruppo-simbolo, la "band-portabandiera", quella che meglio lo rappresentava: il rock i Led Zeppelin, il pop gli ABBA (anche se entrambi i filoni annoverano artisti grandiosi, dai Deep Purple ai Black Sabbath il primo, dai Bee Gees a Donna Summer il secondo: ma per diversi motivi, i Led e gli ABBA li considero il "top del top" dei 2 generi). Persino gli stessi Led citeranno gli ABBA in "Trough out the door", sulla scia dell'immensa popolarità del gruppo svedese. L'Abba-mania non solo resisterà all'avvento del punk ('76), ma anzi, proprio dal '76 al '79 conoscerà il suo massimo splendore, e andrà molto oltre: gli ABBA furono uno dei gruppi più remixati e riproposti nelle discoteche degli anni '80, ben oltre gli anni della loro divisione, e dagli anni '80 fino ad oggi ispireranno numerose formazioni: infatti, furono il primo gruppo di successo formato da 2 ragazze e 2 uomini, un tipo di formazione che verrà adottato nella musica pop fino ad oggi, (dai Roxette fino anche ai Gazosa), e la loro stessa musica influenzerà numerosi gruppi pop e pop-rock soprattutto negli anni '80. Raccolte, greatest hits e "best of" vari del gruppo escono ancora oggi e il loro numero supera quello dei Queen, (e ho detto tutto!). E' stato persino realizzato un musical-omaggio,"mamma mia", e per il 2008 è previsto un film sugli ABBA. Non c'è dubbio che gli anni dal '75 all '80 verranno ricordati nella storia della musica (oltre che per "The Wall", "The Dark Side...", "Back in Black", "Heaven and Hell", "Sad Wings of Destiny"), come il periodo dell'ABBA-mania...

E nel bel mezzo di questi anni, nel 1976, si piazza questo album, "Arrival", che non è solo l'album che farà raggiungere l'apice al gruppo in termini di vendite e fama, ma è anche l'album della massima maturazione del gruppo: si apre con la ballata pop "When i kissed the teacher" (le voci delle 2 ragazze formano uno spettacolo uditivo di primissimo livello); segue la hit-schiaccia record più famosa dei 4, la bellissima "Dancing Queen"; la traccia numero 3 è il romantico lento "My love, my life", che spezza il ritmo prima di "Dum Dum Diddle", altra ballata pop il cui ritornello vi sfido a non farvelo entrare in testa dopo un paio di ascolti. La segue la splendida "Knowing me Knowing you", pezzo melodico dal sapore melodrammatico. Chiudono il disco la celeberrima "Money Money Money", uno dei più famosi pezzi disco-music (il cui giro di tastiere è stato preso pari-pari da Madonna e "appiccicato" in "Hung Up": la Ciccone ha dichiarato che era un omaggio agli ABBA), e la traccia dal ritmo blueseggiante "Why did it have to be me". In seguito, nell'album fu inserita la meravigliosa ballad folk-pop "Fernando", (ennesima hit frantuma-record), come bonus-track.

Consiglio vivamente l'ascolto di questo disco, una vera gemma del pop anni '70: da ascoltare e riascoltare tutto di un fiato.

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