Il problema di questo cd è che trasuda letteralmente sangue, non sangue umano, sangue di macchina, sangue industriale (per cui munitevi di asciugamano).
È questo un cd fatto da quattro umani? Non sembrerebbe.

Dietro al microfono troviamo Attila Csihar, il cantante di origine ungherese altrimenti noto per avere "emesso urla belluine" sul cd piú famoso e piú cult di tutta la storia del black metal: De Misteriis Dom Sathanas dei Mayhem. Se il il suo delirio dovuto a mal di pancia o altro era decisamente fuori luogo e, senza mezzi termini, inascoltabile, qua il suo screaming raggiunge vette davvero elevate (avrà scoperto le doti dei digestivi...), dando all'album di questi italiani un tocco davvero "industriale".

Si parte a velocità elevatissime con la title track in cui si notano riff di chitarra taglienti, e la drum machine, programmata dal bassista Malfeitor Fabban, vera mente industriale del gruppo, sparata a mille in puro stile black metal. Piccola nota sui campionamenti, sempre ad opera di Fabban, industrialmente suggestivi e di una cupezza unica.
Le tracce scorrono veloci alternando momenti di black industriale tiratissimo a tracce puramente strumentali come Faustian Spirit of the Earth, arrivando alle due migliori tracce dell'album. La settima Digital Coat Masque con il suo intermezzo di clavicembalo (stupendo il contrasto tra la dolcezza dello strumento e i samples industriali in sottofondo) e la ottava The Triumph, forse la piú "commerciale" (da brividi lo stacco centrale con l'assolo).

Un cd in cui si mischia il thrash/black anni 80 con una buona dose di melodia o sinfonia (vedi Black Hole Spell, quasi sembrano i Dimmu Borgir) momenti di trance ipnotica, e l'industrial piú cupo.
Da segnalare la presenza di Nattefrost dei Carpathian Forest come guest singer. Da provare.

Elenco tracce testi e samples

01   Antichristian Codec (Intro) (00:30)

02   With No Human Intervention (06:19)

Imagine the godlike devil
Representing the thesis
Repress, redress and reform
Still together uniform
A new order of things is born
Culminating in an antithesis
Wish for a moribund equanimity
Released from earthly emancipation

Vivit et non vivit <i>[he lives and he lives not]</i>
No truthfulness, no nothing
It could never spare your life anyway

Give me symbolical antidote, refresh the blood
Daemon impetus, aria of a silent dream
Time and being, rendez-vous the flood
History bears witness of doctrinal screams

Semigod; for all what it's worth
Values; no pity, no f**king liability
Demigod; heading towards north
Morals; always behold the ambiguity

Honour the siege by he
Who's going to judge the living
And the dead and the world by fire
Antagonism, join the precepts of violence

Presence of flesh, of all that I gave you
Rotten to the core
Would you ever ask for more?
Vivit et non vivit <i>[he lives and he lives not]</i>
With no human intervention

03   U.V. Impaler (03:24)

04   Humechanics-Virus (04:55)

05   Does Not Compute (04:04)

06   Faustian Spirit of the Earth (05:26)

07   Digital Goat Masque (06:09)

08   The Triumph (09:58)

09   Black Hole Spell (05:12)

10   Me(n)tal Striken Terror Action II (04:31)

11   Out of Shell (04:34)

12   Chernobyl Generation (06:04)

13   The Alienation of a Blackened Heart (02:48)

14   Automatik Rave'olution Aborym (03:33)

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Altre recensioni

Di  Insect_Reject

 With No Human Intervention è il figlio malato della tecnologia resa musica.

 Il miglior album mai concepito in quel sottogenere schizofrenico e convulso chiamato Industrial Black Metal.