I. Chi è. (e un bel “chi se ne sbatte?” Non ce lo mettiamo?)

Collabora con Debaser dal giugno 2009, e, dopo un periodo di prova inventato da sé stesso e superato (sempre come dice soltanto lui stesso) a suon di menate, è diventato dall’ottobre dello stesso anno il principale cantastorie politico e storico del sito, ovviando ad una lacuna mai avvertita da nessuno negli scorsi decenni dagli utenti, anche non registrati, non nati o non viventi nel pianeta Terra.
I suoi interventi sono illimitati alla distruzione della pazienza umana, alla trattazione di cartoni animati o trasmissioni televisive di primaria importanza ad esempio “X-Factor” o “Amici” nonché del “Grande Fratello 46” per il quale ha già fatto domanda di partecipazione (sezione: “Culistiche”) e di libri, essenzialmente giornaletti porno o classici del gossip che si trovano dal parrucchiere [sezione: “Interiora (di agnello)”].
Talora, con contrarietà della direzione ed il mal di pancia della redazione del sito, pubblica pure degli editoriali, nei quali affronta temi connessi ai problemi della nostra età multimediale mediterranea e dunque rivolti ad un pubblico marinaresco o ittico.
In passato aveva a forza introdotto nel sito una succinta biografia di 30-35 pagina dattiloscritte a mano, successivamente rimossa dopo numerosi quanto giustificati insulti ed a tutela della propria riservatezza (evitare di venir riconosciuto dai numerosi creditori in paese) e per non ingenerare dubbi sulla propria identità personale (della quale neanche lui sa più niente da anni se non quello che gli dicono), dalla quale emergeva come (e tutto ciò è interessante come un quadro bianco senza cornice), dopo il diploma al liceo falegnamico, ed il servizio militare presso il pentagono cinese in veste di interprete russo con delega ai viaggi interplanetari, si fosse iscritto alla Facoltà di Cazzologia e Minchiate Varie, successivamente abbandonata per ragioni di carattere personale cioè un disorientamento tempo-temporale-orario, coltivando privatamente studi di carattere storico(modellini di navi vichinghe ricercate con cura all’interno degli ovetti di cioccolato), politico(affissione sulle pareti di casa di manifesti dell’UDC) e filosofico (capire come mai il suo cane a volte gli riporta il bastoncino ed altre volte no,soprattutto dopo il 750° lancio).
Coniuga dunque su questo sito le proprie fobie alimentari, la sua attitudine allo rosicchiamento del polistirolo e alla comunicazione non richiesta da nessuno, il suo desiderio di rendere partecipi gli utenti di Debaser, anche se quest’ultimi scappano da lui come inseguiti da una mandria di bufali – che ha saltato le staccionate della specializzazione musicale verso un’impronta generalista che lo rende fra i più interessanti siti della rete tutta (anzi visto che è una leccata la faccio bene…) anzi oserei dire della via Lattea –, di alcuni pseudo-pensieri altrimenti destinati (come dovrebbe essere) a rimanere privati, o ristrette ad una selezionata cerchia di manichini disposti o costretti ad ascoltarlo perché contenuti fisicamente con catene o perché agli arresti domiciliari.

II. Perché (cacchio) scrive su Debaser? Glielo chiedono in molti, soprattutto con una De-Scure in mano.

I suoi modelli di riferimento sono Filippo Galli, Paolino Paperino, Gino Bramieri & His Atomic Playboy’s, uno dei chitarristi degli Iron Maiden a caso, l’orsetto Knut dell zoo di Berlino, l’ispettore Derrick, Vega di Street Fighter II, Abdul Camel, Mikala Dogratis (la sua preferita prostituta greca), Darko Pancev e Sbirulino, ovvero fancazzisti e scrittori che hanno fatto dell’equilibrio al circo il proprio scopo, superando gli steccati (steccati? Boh, non so che cazzo sto scrivendo, copio da “Intimità”) del concetto di “vuotità cosmica” diffusi nel suo stomaco.
A questi autisti egli si ispira nelle proprie gare in moto-carrozzella o Ape, ricercando una esposizione nelle fratture (soprattutto agli arti inferiori) dei temi profondi sottesi a film (come Albakiara), documentari (Chi ha incastrato Peter Pan?), trasmissioni televisive, saggi, classici del pensiero, manuali di cucina ipercalorica per montoni, enciclopedie sui bulloni e cartoline di ragazze nude, caratterizzata da un approccio arrogante al limite dell’accettabilità ed ottuso come un angolo di 200 gradi farenheit agli interventi di tutti, abbandonando, per espressa volontà di non sparare troppe assurdità, ogni tesi preconcetta eccetto le sue posizioni conservatrici stile ‘800, le quali costituiscono uno dei principali divertimenti ed una quanto mai corretta presa per il culo personale da parte di chiunque passi per le sue pagine.
Affronta qualsiasi forma di comunicazione - sia essa non richiesta o letale per il povero utente – senza perplessità di ordine ideologico (ma che significa quello che sto leggendo?) e concettuale (Ma che significa leggere?), facendo finta di cogliere gli aspetti positivi e negativi di ogni manifestazione dell’intelletto umano (o della filosofia di tostatura delle arachidi, è uguale) e misurandoli col righello alla ricerca di qualcuno che lo insulti un po’ meno dei suoi coetanei,genitori,insegnanti,tabaccai,benzinai, restituendo a se stesso ed ai propri malcapitati lettori (che alla prima recensione magari credevano di trovarsi di fronte ad un comico umorista) la prospettiva astrologica e umaneggiante del teorema di Pitagora che individuava nell’uomo la “misura di tutte le cose”, cosa recepita pure dai suoi fan che gli urlano “ne abbiamo piena la misura di te”.

III. Le critiche passate. (che saranno sempre migliori di quelle future)
Gli esordi con le recensioni su scritti del suo Dio personale cioè l’integerrimo, leale ed onesto Silvio Berlusconi, o vertenti su tematiche di particolare delicatezza nell’attuale contesto gastroenterologico, come la Lega Nord, il c-132 del 1983, la figurina (dell’album Panini) di Bettino Craxi, i rapporti sessuali tra Orazio e Clarabella, i confini fra la emilio fede e la sua azzerata ragione, hanno ingenerato presso alcuni utenti del sito l’erronea ed inspiegabilissima convinzione che De_Lorenzo rientri fra gli scrittori “di destra” (cioè non mancini, secondo lui) non avendo egli promosso – in osservanza della sua divertente quanto totalmente inefficace voglia di apparire neutrale nel suo procione meteorologico – tesi care ad alcune frange della sinistra o della sinistra estrema, ma pure del centro e anche di parte della destra, cioè delle persone in grado di ragionare e di affermare in modo bipartisan che le sue recensioni sono belle come una zanzara dentro il proprio scafandro.
L’argomentazione appare del tutto azzeccata; un’attenta lettura dei suoi scritti (magari al fine di farsi due risate fra proverbi tipici, dettami imperiali,pistoni della Nissan e penne di struzzo) – la quale ha il potere di stendere al tappeto un grizzly – denota infatti come egli cerchi di non professare mai espressamente alcuno slogan gastronomico, o alcuna idea migliore del lampadario a pedali, limitandosi ad accatastare frasi con la freschezza e la velocità che tendenzialmente può essere propria di un bradipo in coma.
Lo stesso fatto che egli (sfortunatamente per gli utenti in attesa di siparietti umoristici) non abbia quasi mai partecipato ai dibattiti sollevati dalle proprie recensioni è indicativo del vuoto cosmico che si annida un po’ qua e un po’ laggiù, e rispetto alle osservazioni (o meglio dagli effetti collaterali) che possono essere ingenerate dai suoi scritti (quali crisi convulsive da risate spasmodiche, diarrea, incredulità patologica di fronte all’assurdo), nella convinzione che essi, divenuti pensierini da prima elementare e pubblicati on line (visto che in rete oggi si pubblica ogni minchiata), cessino di rappresentare la propria (o meglio quella che gli fanno credere sia sua) opinione per divenire patrimonio dell’Unesco, della Fao ed anche dell‘associazione DJ balbuzienti con a capo Johnny Glamour.
Ciò vuol dire, ovviamente, che l’autore disdegna il dibattito (sia per limitata voglia di cimentarsi nell’accensione del pc che nelle sue capacità linguistiche e pure astro-fisiche), che segue con attenzione e paura che qualcuno scopra il suo indirizzo, intervenendo semmai a moderare il tono delle risate o degli insulti che talvolta sveglia la gente che dorme in altri siti, apprezzando in particolare il fatto che le sue frasette zeppe di luoghi comuni possano essere l’occasione per promuovere iniziative di rilevanza collettiva: ad esempio una rappresaglia di hooligans inglesi a casa sua oppure un esperimento scientifico che consiste nell’immergere 50 tonnellate di elio liquido nell’acqua bollente per il quale il nostro receSSore ci offre la sua vasca da bagno.

IV. Dicono di lui. (a parte fessacchiotto, bombolone, %!!(&%$ e &”*==&!!, altre cose che non si possono scrivere)

Non sempre gli utenti di Debaser sono stati giusti con De Lorenzo, probabilmente avrebbero dovuto prenderlo a De-randellate, magari tornava sulla retta via, per le ragioni evidenziate al par.3467542 comma 5 della legge sul magnetismo del legno e per la diffidenza con cui la maggior parte degli iscritti valuta autori come lui, scambiandoli spesso per worm,virus impazziti o per dei “fake” (ovvero degli pseudo-utenti, quello che è appunto lui, che purtroppo non è un fake, ma sigh…reale!) Si appresta a infognare la confusione, mortificare un ambiente reso già stantio da lui stesso in cui si sprecano i luoghi comuni e i soliti noti, sovente studenti universitari fuori corso (lui invece è in gara per il Nobel dei portachiavi 2020), si parlano addosso come degli intellettuali d’antàn, ergendosi a giudici di ciò che si deve e non si deve fare, mentre lui è sempre pacato coi suoi toni da imperatore e generale dei marines, sfruttando il fatto di essere coperto dall’anonimato di internet e dall’alibi che il popolo di DeBaser non conosce realmente il proprio interlocutore ed il suo indirizzo, sennò so cazzi.

Questi alcuni dei commenti più critici da lui scelti, che si riportano troncati a piacimento e di lunghezza parziale per una scorretta e falsa informazione:

- TITTI: “Oh oh. Mi è semblato di vedele un fesso”
- IVAN DRAGO: ”Ti spiezzo in due”
- I TRETTRE’: “A me… me pare na strunzata!”
- ROB HALFORD: “AAAAAaaaaaaaaaaaaaaaaaaaahhhhhhhhhhhhh!”
- HANNIBAL SMITH: “Amo i piani ben riusciti”
- ARNOLD: “Che cavolo stai dicendo, Willy?”
- CREAMY: “Pampolo Pampolo Parimpampù”
- VUJADIN BOSKOV: “Rigore è quando De_Lorenzo scrive”
- MUCCA DI DEBASER: “Muuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu”
- VICE MINISTRO DEI TRASPORTI SUD-COREANO: “???? ?? ?? ?? ??? ??? ??”
- UOMO DI NEANDERTHAL: “Ugh Uh UUGH Argh!”
- MARIO P., CAMIONISTA: “E levate dar cazzo, che cammini a 40 km/h nella corsia de sorpasso!”
- ALICE COOPER: “He-He-He-Hey… Hey stoopid!”
- SABRINA F., NEGOZIANTE: “1 etto di cotto? Va bene. Oh, ho fatto 2,7 kg, che faccio lascio vero?”
- STEFANO M., 6 anni: “Signore, signore! Perché ha una scopa infilata di dietro?”
- SEGRETERIA TIM: “L’utente da lei chiamato sta annaffiando la gramigna nell'orto. Lasciare un insulto dopo il segnale acustico”
- GIANNI R., TASSISTA: “Signore, per l‘ennesima volta, non esiste un aereoporto a Pontremoli!”
- PESCE ROSSO: “………….. .. .. . . .”
- CHUN-HO, Pizza-Express: “iqi van hou du chi chi saaaaah”
- FRANCESCO AMADORI: “Parola di Francescooo Amadoriiii”
- BART SIMPSON: “Ciucciati il calzino!”
- JOHNNY GLAMOUR “Fafa fa-fa-fa…buongiorno!”
- BOBO VIERI "Ehm...che io sappio...boh."

IV-biscia. La pseudo-Parodi (Cristina o Benedetta? interessante...)

Una curiosa e triangolare alterazione agli scritti del nostro reporter scientifico è stata quella di un utente ribattezzatosi "De Lorenzo", autore di una scheda personale divertente e forzatamente seria, di cui riprende stiletti, perforare e cornuti, rovesciandoli dentro un negozio di ottica di Formate (nel milanese). Lo stesso autore si narra abbia recensito persino il videogioco del figlio di Filippo Galli "Lucio Galli: Playstation 2". L'iniziativa è interessante come gli orari delle metro di una città armena dove non andremo mai, movendo da un presupposto fallico, oggetto di iron-man e rovesciamento di stomaco, fra cui la natura palesemente reagazionaria degi scritti di De Lorenzo, di cui non vengono quindi intesi rottamente nè le supposte, nè le scope, come i davanzali indicati.

In Ciop, il giudizio alla nazione di tale utente-fake non è dunque diversico dalle posizioni della griglia di partenza del GP IV, ramazzando una filologia sinottica che sarà chiara logicamente a tutto il regno umano et animale, la quale verrà trattata nel simposio del 31 settembre 2016 dal titolo "La vita, la morte, il lavoro. Il perchè della pausa-caffè"

V. Un dialogo impossibile? (non penso serva un referendum per dire: SIIII)
I commenti su evidenziati sembrano testificare come il dialogo fra De_Lorenzo e l'utenza media del sito tardi ancora a giungere a lidi (marittimi) soddisfacenti e forse mai ci arriverà, a meno che non si iscrivano a DeBaser anche i cefali e le oche.
Si noti, incidentalmente, come alle argomentazioni, esposte a caso, con la precisione di un boscaiolo col bisturi in mano ed una competenza propria di lattaio che guida un jet, seguano sovente delle confutazioni volte non tanto a smontare le osservazioni di De_Lorenzo (anche perché poco ci sarebbe da smontare), quanto delle battute spiritose, ricette di primi piatti afghani, conversazioni personali tra utenti, liste della spesa, cioè argomenti mille volte superiori di quelli buttati là dall’autore.

Prova ne sia, fra le altre, la recensione avvincente come uno spogliarello di Platinette del classico di Carlo Mars (quello dei cioccolatini) e Federico Angel’s (detto anche Charlie), "Il manifesto del partito consumista": nessuna, o quasi, delle oltre cento glosse alla recensione vanno a confutare la deriva storica della filosofia marsista, ma si soffermano invece sulle implicazioni dannose per la salute dell’autore provocata dal fatto di fingere di aver letto il libro in questione.
In tutti i casi, l'attacco va all'anonimo recensore contemporaneo, mero simbolo dello spirito (inteso come alcol etilico) dei tempi bui e della condizione del mondo causa il buco nell‘ozono.
Le ragioni di tutto ciò sembrano oculistiche , ma possono essere schematizzate nei termini che seguono: alle argomentazion totalmente di parte, o quantomeno irragionevoli ed esposte a casaccio, di De_Lorenzo, seguono sovente repliche razionali e convincenti, che lui fa finta di non vedere o proprio non le vede per via del monitor scollegato, nascondendosi dietro a pregiudizi nei confronti dell'autore o ad un pannello di legno inchiodato sopra la web-cam.
Diverse le modalità di confutazione apparente di De_Lorenzo ed i mezzi attraverso cui esse avvengono:
i. scherno: battute, motteggi per sdrammatizzare la situazione penosa del suo scherno del PC a 39pollici.
ii. incredulità: stupore, costernazione di fronte alla maestosità del mare.
iii. odio: minacce, pessimi auspici che finirebbero se smettesse di affidarsi agli oroscopi.
iiii. alterigia: insulti, arroganze, discredito: non si è però capito da chi a chi.
iiiii. timoNe: distacco, fuga per la scialuppa di salvataggio.AAAH!NO! l’iceberg! Giraaaaaaaa!
Per ora il dialogo, ovvero la sfida irrazionalità-sconnessione-faziosità vs tranquillità-ragionamento-passioni vede statisticamente soccombere la prima, e con essa De_Lorenzo.
Ma la fede nella ragione disordinatrice - e nella verità dettata dall’ufficio stampa di Forza Italia con la collaborazione di Rockerduck e Garganella - l'astensione da ogni logica aritmetica e casearia (che sarebbe l'arte di accatastare i formaggi in latteria, cosa nella quale il nostro eccelle e ciò lo porta di fatto a crearsi dei nemici apparenti ove essi non sussisterebbero), sono valori che non fanno demordere De_Lorenzo nella sua continua ricerca del legno liquido o del righello rotondo, sempre disponibile a riscrivere la storia (soprattutto quella di Phinocchio), a patto che si dimostri, su basi stagionali e metalmeccaniche, la loro erroneità.

VI. Cosa si aspetta per il futuro. (un viaggio di sola andata in Groenlandia?)
Far saltellare in modo random la matita sui tasti del computer, riflettere 2-3 minuti alla settimana, studiare il corriere dei piccoli, vincere i pregiudizi verso le blatte, superare i luoghi comuni per non avere più nessuno lougo in comune, infondere speranza verso un mondo migliore dileguandosi all‘istante, illuminare angoli buii della storia che gli fa comodo, riconsiderare le apparenti verità imposte dalla superficialità di pensiero secondo lo schema dettatogli da qualche ministro dell‘UDC, vedere se la capibara Maria Berlusconi succederà a Paperon De' Paperoni nella guida del più laido partito plitico italiano (e soprattutto se Ridge amerà ancora Broke), avviare un cartomanzia-service personale a base di discussioni psicologico-filateliche con l'adorabile Fido Berlusconi, cane dell'Illustrissimo, oltre -ma questo rientra fra i sogni nella cassapanca- provocare maremoti o smottamenti di lettere e byte su Debaser.

Roma, data astrale 367384 / B2
De_Lorenzo Asdrubale.

THAT’ S ALL FOLKS !

Saluta con gioia!

Ocio che non hai mica acceduto al DeBasio!

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I saluti che quest'utente ha voluto ricevere
  • Stanlio
    14 giu 20
    Sgorgo gioja salutandoti, se sapevo ch'esistevi t'avrei salutato prima ma non lo seppi allora, perciò colgo la giojosa occasione di salutarti mo e all'uopo chiedoti: che fine hai fatto? che è dal lontanissimo 2013 che diserti questo vuoto sito diventato deserto da quando non poni più ne commenti ne altro, torna e ridaccil nostro pan... ehm, le nostre pene quotidiane, questo è quanto, ma quanto è questo (si chiedeva pur Sir William S. amleticamente)?
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