Francesco, per gli amici Mao, per i
cugini Checco, per i consocenti Fra, per i colleghi di lavoro
Francy e per la rete: DeadMao. Pugliese di San Vito dei Normanni, una piccola cittadina
sperduta nell'alto Salento, piena di bar e chiese. Un paesello dove ogni
incontro implica categoricamente la presenza di una birra o di un
caffè (in successione ma anche in contemporanea)
Convinto di essere un artista e preso
da furori adolescenziali, decido di trasferirmi a Roma per
trovare lo sbocco (ma anche lo sbrocco) professionale a me più
affine che, detto con meno trasporto, vuol dire che son venuto a Roma
per studiare grafica.
Nel dicembre 2009, nonostante un
università tanto borghese quanto disorganizzata, acchiappo il
pezzo di carta con tanto di completo elegante, corona di alloro e
foto da dimenticare.
Nel 2008, in un periodo particolarmente
fortunato, vengo scelto da due professori (entrambi calvi, per altro)
come tirocinante presso una società, inserendomi
inconsapevolmente nel mondo degli effetti visivi (che sono gli
effetti speciali però fatti al computer, nel caso ve lo steste
chiedendo), strada che ho deciso di percorrere e che percorro
attualmente.
Arte, iPod, capelloni, nerdaggine e
occhiali spessi. Un cucciolone senza età pieno di sorrisi
gentili e sempre disponibile, ma non mi chiamo Denver, anche perché
non mi piacciono i Ray-Ban rosa.
Leggo solo libri di cui non ho mai
sentito parlare approfonditamente. Meglio se scelti unicamente dalla
copertina e al massimo dalle prime due righe del frontespizio. Mi
tuffo sempre in nuovi codici e storie senza alcun pregiudizio, anche
perchè leggo da soli due anni e ho tanta strada da fare.
Ascolto ogni cosa che comporti un
viaggio: dai facili ritornelli pop, alle più complesse
esperienze underground, meglio se accompagnate da una bella immagine
di copertina o da un bel video accattivante. Insomma, la mia è
sempre un esperienza visuale e visionaria. Il mio gruppo adolescenziale preferito
sono gli HIM, che adesso mi garantiscono sempre l'etichetta di emo.
Ma, sia chiaro, le lamette mi fanno paura e la mia barba ne è
una prova.
Guardo (con variabile volontà)
ogni genere di sequenza di immagini in movimento. Di ogni film noto
principalmente queste cose: fotografia, colonna sonora, trama. Il
resto lo assimilo con una seconda visione se il film mi rimane in
testa.
Bevo poco, ma quando bevo sono molto
divertente, soprattutto se c'è qualche amico di fiducia che mi
dà la battuta o stimola la mia stupidaggine, scollandomi
l'imbarazzo e la timidezza che mi contraddistinguono. Anche se
normalmente finisco per addormentarmi e credo, in generale, di
soffrire di una lieve forma di narcolessia.
Disegno tanto, sempre e solo su
quaderni a quadretti e con in mano una biro nera.
Sogno tanto e profondamente. Ho una
banale venerazione per Sigmund Freud e credo di avere una specie di
talento naturale per l'interpretazione dei sogni, salvo non avere
memoria delle interpretazioni che faccio, impedendo effettivamente
ogni speranza di autoanalisi.
Mi iscrivo a Debaser perchè mi
sembra tutta gente simpatica
Alla vostra.