HO FONDATO, OR SON DUE MESI, IN UNA BAITA DI STAMBERGHE (che è su a 1470!) LA COMUNITA' DI RECUPERO PER BEVITORI DI VOV.
La baita, di proprietà del malghese Spipiolera Fruttuoso, è stata messa a disposizione dalla moglie Consolina dopo che lo Spipiolera è passato a miglior vita (infatti ora si trova a Capri in compagnia di due gemelle Moldave di 44 e 46 anni).
Il dramma della dipendenza provocato dall’assunzione di Vov è da tempo diffuso anche in ValCrosta.
Si comincia spensieratamente con un sorso, mezzo bicchierino; spesso ai fanciulli viene proposto inizialmente un assaggio di Cremidea Beccaro, per poi iniziarli al Vov: una strada senza ritorno!
Dite la verità: quante volte anche voi, di nascosto dai famigliari, avete attinto a canna dalla bottiglia del Vov nella credenza del salottino?!
La notizia positiva è che ora chi ne è schiavo può rivolgersi, omonimamente ma anche anonimatamente, alla CoReBeVov di Stamberghe.
Gli ospiti della Comunità, diretta da madre Frosolina delle Suore Saputelle della Mansuetudine, propone un percorso di disintossicazione e deforestazione: col tempo dal Vov si recede alla Cremidea, poi allo zabaione, fino all’innocua rüsumàda.
Solo un paio a tutt’oggi i casi di ricaduta nel vizio: due cugini di Sottopòrco, da poco dimessi, sono stati rinvenuti in un fosso in stato confusionale con alcune bottiglie di bombardino vuote.
Saluta con gioia!
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