Difficile parlare e recensire questo box set che non esito a definire mastodontico per l'interesse che ha suscitato, il contenuto e non per ultimo anche il prezzo non indifferente. Cominciamo dall'inizio: a fine settembre viene fuori la voce di un "imminente annuncio" da parte della band, alcuni pensano e sperano si tratti di un nuovo album, improbabile però visto quanto era passato tra "Stiff Upper Lip" e "Black Ice".      

Quando arriva l'annuncio del gran capo e portavoce Malcolm l'ecitazione non diminuisce perchè si tratta di un mega box set, a 2 anni di distanza dal fondamentale e magnifico "Plug Me In" e a uno da una versione estesa dell'ultimo disco contenente un dvd una bandiera e altri gadget, questo si preannuncia come il box più importante e ricco: infatti, e arriviamo al punto, contiene 2 cd di rarità oltre a un dvd che è la terza e ultima parte della serie "Family Jewels". Ma questa è solo la versione standard, quella che si trova nei negozi, la vera ecitazione sta nella versione deluxe, limitata non presente nei negozi e ordinabile solo via web: quella contenente ben 3 cd di rarità, 2 dvd, un lp di rarità in vinile, un libro fotografico, gli immancabili gadget e soprattutto un contenitore che è un amplificatore vero e funzionante. Anche il prezzo inevitabilmente lievita, inevitabilmente, un prezzo per veri fanatici e per chi nutre fede e passione cieca per la band australiana. Siccome faccio parte di questa categoria raccolgo i fondi e complici le feste natalizie inoltro la spedizione e attendo con ansia l'arrivo del pacco, e arriviamo alla descrizione vera e propria.      

Come detto all'inizio non è facile recensire questo prodotto contenete diverse cose, quindi mi vedo costretto a descrivere i diversi contenuti uno ad uno prima di una conclusione: CD 1: contiene diverse rarità di studio, si incomincia con la versione originale di "High Voltage" che in realtà è praticamente la stessa che conosciamo tutti (solo alla fine si nota una piccola differenza), quel leggendario pezzo appartenente al secondo album della band "T.N.T." e che sarà anche la primo ad essere immortalato su video in un festival australiano, lo stesso da cui è tratto anche il video di "Show Buisness".    

Le successive "Stick Around" e "Love Song" invece sono delle vere rarità in quanto appartenenti al primissimo Lp del gruppo targato '75, ma registrato nel novembre dell'anno precedente in pochi giorni dopo i concerti: la prima è un ottimo assagio dei futuri successi, già presenta l'inconfondibile stile dei 5 con un testo incentrato sulla vita da grande donnaiolo di Bon; la seconda è invece una vera chicca: l'unica vera autentica ballad d'amore mai prodotta dai 5 oltre che il primissimo singolo della loro carriera, risale al primissimo periodo con Dave Evans alla voce ma il testo è targato Bon; Un rarissimo momento di romanticismo per i 5 canguri anche se qualcuno avanza l'ipotesi che la "Jene" del testo sia in realtà IL Gin, quello sì un autentico amore per il grande cantante, una canzone davvero atipica e tutto sommato anche una piacevole sorpresa nel trovare uno stile diverso dal solito, anche se tutti preferiamo quelle più classiche.      

Altra chicca dallo stile atipico è "Fling Thing": pezzo tradizionale scozzese chiamato in origine "Bonny Banks Of Loch Lomond", una deliziosa strumentale di 2 minuti appena, strumentale anche se si sentono le voci dei componenti in sottofondo. Questo pezzo proveniente dalle sessioni di "Dirty Deeds" ma inserito solo nel singolo di "Jailbreak" veniva spesso usato per aprire i concerti, quasi un momento di rilassatezza prima della "guerra" dei altri esplosivi pezzi.      

Le altre rarità vere sono: "R.I.P. (Rock In Peace)", pezzo escluso dalla versione mondiale di "Dirty Deeds" e scritto per onorare i vecchi rocker sempre osteggiati dai media come Jerry Lee, "Carry Me Home" dal singolo di "Dog Eat Dog", "Crabsody In Blue" esclusa da "Let There Be Rock" che riprende il tema già affrontato da "The Jack" dello scolo, tema comune ai componenti della band e infine "Cold Hearted Man" esclusa da "Powerage". Le altre con Bon alla voce sono tutte versioni originali di pezzi già noti come "It's A Long Way To The Top", "Rocker", "Dirty Deeds" ed "Ain't No Fun", versioni che aggiungono poco alle originali se non piccole varianti nella durata.      

I brani invece con Bryan sono quasi tutte B side abbastanza prescindibili e non segnalabili particolarmente, non le racconto tutte per non andare troppo per le lunghe. 18 tracce insomma più o meno comunque interessanti. Voto: 3,5      

Ora passiamo ai CD di rarità live: CD 1: un vero capolavoro, colma una lacuna di quasi 20 anni e finalmente giustifica in pieno l'acquisto; 15 pezzi come sempre anfetaminici ed esplosivi, alcuni veramente rari, peccato solo che siano quasi tutti del periodo post Scott, 11 su 15 hanno infatti alla voce Bryan. Da segnalare una "Dog Eat Dog" proveniente dal legendario concerto dell'Apollo Theatre misterisamente esclusa da "If You Want Blood". voto: 5      

CD 2: propone 14 pezzi provenienti da concerti famosi e importantissimi per la band, ovvero lo strafamoso Monster Of Rock '91 a Doninghton, il celebre concerto di Mosca sempre nel '91, quello di Madrid '96 "No Bull"; chiude la stupenda "Safe In New York City" live in Pheanix 2000. voto: 4      

Passiamo ora ai 2 DVD: DVD 1: la terza parte di "Family Jewels" con tutti i video del gruppo fino da "Big Gun" all'ultimo "Anything Goes", comprende anche bonus video preziosi come quello alternativo di "Jaibreak" e versioni live oltre ai making of di "Hard As A Rock" e "Rock N' Roll Train", quest'ultimo già presente però nel metal box dell'anno scorso di cui ho accennato all'inizio, da segnalare il video capolavoro assoluto "Hail Cesar"; voto: 3,5.       

DVD 2: è l'intero concerto al "Circus Krone" in Germania nel 2003 di cui è stata mandata anche una versione promozionale di mezz'ora in tv a dicembre sui vari MTV; voto: 3,5.    

LP di rarità: una perla autentica contenente tutti i pezzi più rari del primo CD ma in vinile; voto: 5.      

Gadget: personalmente gradisco sempre molto queste memorabilie, un plettro e una spilla raffiguranti loghi primordiali dei primi tour in patria, un adesivo di una visiera (prescindibile), una locandina del primo tour britannico, un fantastico poster del secondo tour europero nel'77,  tre stupende litografie di Angus Malcolm e Bon in studio, una banconota con Angus dei tempi di "Moneytalks", una scheda di registrazione e uno dei tanti tatuaggi (temporaneo) che portava Bon; voto: 4.      

Libro fotografico164 pagine di foto, locandine parole e storia, splendidi ricordi che testimoniano l'incredibile percorso dei nostri eroi, imperdibile, a mio avviso la cosa migliore dell'intero box, altre parole sarebbero superflue; voto: 5.      

Dulcis in fondo l'amplficatore: ultimo ma non ultimo, come si dice in questi casi, un autentico e funzionante ampli per chitarra come contenitore con il logo al centro; voto: 5.      

Insomma per finire, annunciato come il box definitivo degli ACDC è in realtà un prodotto non perfetto e che poteva forse essere migliore viste le aspettative, ma che comunque presenta molti spunti interessanti: ci volevano altri 2 dischi live dopo gli altri 2 ufficiali esistenti; nel primo disco alcune rarità sono delle ottime chicche e soprattutto come detto sopra il libro offre un grande spunto di cultura e arrichimento. Ribadisco ancora una volta che non era facile recensire questo box set, per questo so che ne è venuto fuori un mezzo papiro ma era necessario per raccontare questo prodotto tutto sommato ottimo, il prezzo è per veri fanatici e forse non lo giustifica appieno, comunque non mi sento di sconsigliare l'acquisto per chi volesse completare la propria collezione.      

Dopo tutto non è facile dopo tanti anni e già tanti altri prodotti simili trovare vere cose inedite.

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