Inarrestabili. Questa è la prima parola che mi viene in mente, se penso agli Accept di oggi. Una band che concerto dopo concerto, album dopo album, ha saputo riacquistare velocemente il rispetto e l'ammirazione di tutti gli amanti del metal classico, dopo quasi di 15 anni nel silenzio più totale, interrotto da una piccola parentesi di reunion con il fondatore Udo Dirkschneider. Se proviamo a ritornare nel lontano 2010, sembrava impossibile credere che dopo un lasso di tempo così lungo, gli Accept sarebbero riusciti a far uscire un album degno di nota, un uscita che avrebbe fatto ricredere tutto il mondo, avvertendoli che la leggendaria band tedesca era tornata. Nemmeno io, pur ammettendo il mio grande amore per loro, ci avrei scommesso. Ma con "Blood Of The Nations" (2010), Hoffmann e soci riuscirono a provare di avere ancora talento, e seppur la figura, ma sopratutto la voce di Udo è stato il fattore che ha da sempre contraddistinto gli Accept, il nuovo cantante non fu da meno. Mark Tornillo, all'epoca cantante dei meno famosi TT Quick, ed elettricista di professione, si rivelò una delle scelte più azzeccate per sostituire l'ingombrante ombra di Udo. Voce incazzata e rabbiosa, con un timbro molto simile a quello di Brian Johnson degli AC/DC, proprio Tornillo negli anni ha saputo far andar via quel senso di dubbio che si aveva sugli Accept, ovvero sarebbero riusciti ad andare avanti senza Udo? La risposta, ora che siamo nel 2017, è assolutamente sì.

Tutto quello che gli Accept hanno rappresentato dalla loro seconda rinascita fino ad oggi, è contenuto in questo "Restless And Live", album che si propone come testimonianza che il metal classico non è morto e sepolto, anzi. Disponibile in edizione da un DVD di un concerto tenuto al "Bang Your Head Festival 2015", e da due CD che ripropongono pezzi tratti da concerti sparsi durante il tour per il supporto di "Blind Rage" (2014), questa uscita è il massimo per ogni fan delle sonorità classiche che si rispetti. E in fondo, parliamo di ben 4 ore e mezza abbondanti di musica.

Come è facile intuire, il concerto in DVD è il punto forte di questa uscita, che vede gli Accept infiammare il palco del festival fra classici come "London Leatherboys", "Midnight Mover", o la velocissima e perfettamente seguita "Losers And Winners". Guardare solamente al passato sarebbe ingiusto, e perciò quasi 3/4 del concerto sono occupati da canzoni tratte dagli ultimi 3 album, fra le quali le potenti "Stalingrad" e "Stampede", passando per le più anthemiche "Dark Side Of My Heart" , "Dying Breed", e la distruttiva "Pandemic". Il finale, è giustamente lasciato ai pezzi più famosi e apprezzati della band, come "Fast As A Shark", interpretata alla perfezione da Tonriello (a discapito di chi considerava solamente Udo capace di cantare questa canzone), e le sempre eterne "Metal Heart" e "Balls To The Wall". Se vogliamo analizzare l'esibizione, non si trova assolutamente nessun punto debole. I due nuovi componenti, rispettivamente Uwe Lulis alla chitarra e Christopher Williams dietro le pelli, danno dimostrazione di ciò che sanno fare meglio, sopratutto quest'ultimo che mostra una tecnica veramente perfetta e precisa, mentre Lulis dà un sonoro appoggio a Hoffmann, e confermandosi come un ottimo acquisto. Peter Baltes al basso, e Hoffmann alla chitarra dal canto loro, sono fenomenali. Considerati giustamente i due punti saldi degli Accept dopo la dipartita di Udo, intrattengono il pubblico alla grande, senza mai annoiare, con Hoffmann che rilascia come sempre ottime prove, fra assoli e quant'altro, senza però mai dimenticare le sue espressioni da buffone sul palco, ovviamente nel senso buono del termine. Un concerto che saprà divertirvi, senza dubbio. Dei concerti contenuti nei due CD c'è invece poco da dire. La scaletta, più ampia di peziz, rivisista semplicemente le stesse canzoni del DVD, con prestazioni ovviamente differenti, ma non di tanto, aggiungendo un paio di canzoni che non guastano, e che risultano ottime all'ascolto, e che non vanno assolutamente considerate come un inutile riempitivo. Fra queste vanno segnalate "Hellfire", "Starlight", la più cadenzata e ritmica "Fall Of The Empire", spaziando anche fra brani più ricercati diciamo, come "Son of A Bitch", Demon's Night", e "Bullettproof", quest'ultima canzone che non veniva eseguita dal 1993, anno di pubblicazione di "Objection Overruled".

Gli Accept nel 2017 hanno riacquistato la popolarità e il rispetto che giustamente meritano, e nell'attesa che il nuovo album veda la luce verso la fine dell'estate, questo "Restless And Live", saprà sicuramente soddisfare il vostro appetito. Perciò consiglio ai fan della band di prendere questa uscita a scatola chiusa, e stessa cosa per chi si appresta ad ascoltare gli Accept per la prima volta, ne resterete sicuramente soddisfatti.

"Fast as a ashark, he's a killer, he'll rip out your heart..."

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