Da un pò di tempo a questa parte, confezionare un disco di cover sembra essere diventata una tendenza comune per un gran numero di artisti indipendenti contemporanei. Basti pensare a Cat Power, dapprima con "The Covers Record" ed ora con "Jukebox", ai Vetiver, a Bonnie "Prince" Billy: tutti a reinterpretare tracce di ogni epoca e stile, chi in modo poco convincente, chi in maniera personale ed eassolutamente ammaliante. E' questo il caso di Adem, già enfant prodige nei Fridge con Kieran Hebden (ovvero Four Tet).
Il suo terzo disco, infatti, è una collezione di dodici reinterpretazioni di artisti grossomodo "recenti" quali Bjork, dEUS, PJ Harvey, Bedhead (la cui "Bedside Table" diventa un dolce e dolente canto appalachiano), Low ("Laser Beam" acquisisce ancor più fervore, spogliandosi all'inverosimile e spiccando il volo). La strumentazione è semplice: voce, chitarra acustica, piano. Il tutto occasionalmente puntellato da percussioni sintetiche, come avviene in quello che può essere considerato l'apice dell'intero dischetto: il trattamento che il Nostro riserva a "Loro", originariamente dei Pinback, è eccelso, con quei cori che si sdoppiano sotto la melodia di base, il sottofondo ritmico discreto ed un'atmosfera lucida e perfetta. E' questo, che ci propone Adem: una ricostruzione delicata, senza snaturare gli originali, ma cercando di cogliere la loro essenza, il loro cuore, per portarlo a galla definitivamente, nudo.

Elenco e tracce

01   Bedside Table (05:24)

02   Oh My Lover (03:08)

03   Slide (03:37)

04   Loro (04:39)

05   Hotellounge (05:11)

06   To Cure a Weakling Child + Boy/Girl Song (06:29)

07   Tears Are in Your Eyes (03:56)

08   Starla (03:54)

09   Gamera (04:29)

10   Unravel (03:18)

11   Invisible Man (03:42)

12   Laser Beam (03:01)

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