Dopo quattro anni di silenzio l'Adriano nazionale torna a far parlare di sè con il suo nuovo album "Il re degli ignoranti", ma stavolta il risultato è decisamente malriuscito.
È un disco in cui Celentano si dimentica quasi del tutto di cantare propinando sermoni a destra e manca. Che Celentano sia fuori fase è dimostrato anche dal fatto che ricicla due sue precedenti composizioni (piuttosto scadenti) "Il cowbow e lo Zar" (rifacimento di "Napoleone, il Cowboy e lo Zar" del 1970) e "Cammino" (già presente nell'album "Atmosfera" del 1983).
Alla fine c'è soltanto una canzone all'altezza dei tempi migliori, ed è "Fuoco"; introdotta dalle note del tg1, Celentano offre una delle sue migliori interpretazioni, sofferta e intensa. Ma è veramente troppo poco per salvare un album forse anche coraggioso, ma nato con il piede sbagliato, prolisso e presuntuoso.
Elenco tracce testi e samples
08 Fuoco (05:32)
Siamo sempre lì, intorno a lei
a farci riscaldar dai suoi guai
e dai suoi "consigli per gli acquisti" di illusioni
che ci rendono belli fuori
e ci fan marcire dentro,
mentre l'ignoranza arriva in casa vestita in frack,
e tu sei sempre lì
sempre
sempre di fronte a lei
e non ti accorgi che
non parliamo più
e speri che prima o poi ti dia
il consiglio giusto per farmi innamorar di te
davanti a noi non brucia più
quel fuoco antico che ci unì...
ti stendevi nuda e nel dolce crepitio della fiamma
che ardeva in quel camino
se confondevano i tuoi sussurri mentre io
bruciavo con te.
Fuoco
da quando ti sei spento
l'amore di tutto il mondo
si è spento insieme a te
e ora al tuo posto
troneggia una sputabugie
dove trionfa l'ignoranza colta
di questa gioventù
coro:
Fuoco da quando ti sei spento
l'amore c'era in noi
si è spento insieme a te.
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