E Celentano nel primo brano dell'album si scaglia contro la pubblica ottusità, quella che "con il suo smerdare fa oscurare anche i raggi del sole". "La pubblica ottusità" è quella sta facendo morire il mare, sta inquinando l'aria, sta creando mostri ecologici. "La pubblica ottusità" è quella che non vuole vedere e che vuole rinchiudersi nel suo grigio e gretto egoismo. Emblematica la copertina.
"La pubblica ottusità" è un avversario temibile che vuole seppellirci e ci sommerge.

Un'esortazione da parte del Celentano, autore di questo testo, a diventare parte attiva della società e a non limitarsi soltanto al proprio ambiente… "Quello che conta siamo noi e questo può bastar", l'evitare di pensare ai problemi della società, ecco quel che contesta l'Adriano nazionale.
A seguire, "Dolce Rompi", dove un uomo, lasciato solo dalla sua amata rompiscatole, passa il tempo trastullandosi nell'ozio, lasciando tutto in disordine, bevendo caffè, mangiando l'aglio, telefonando agli amici ecc. (et caetera). Sopraffatto dalla noia ("Giorni di sbadigli, notti di tivù"), decide infine di ricongiungersi alla "cara dolce rompi, dolce rompi cara". Canzone usata anche come sottofondo per ua nota marca di caffè.
La terza traccia è "È Ancora Sabato", introdotta da un basso dal suono felpato, che ci mostra un uomo passivo, che non sa cosa fare, che aspetta la domenica, il giorno di festa. Un uomo che deve provare a tirarsi su, deve provare qualcosa in più, deve provare a uscire e a non dir di no, anzichè avvilirsi con i "non fa niente". Si passa quindi a "Fresco", simpatica canzoncina autoreferenziale, dove il testo, ricco di rime, assonanze e neoologismi ["son già rimba(mbito?)], fa giocare a Celentano la parte dello strappacuori, del latin lover. ("Che rogna che ho, son bello", "Se dico di no, si butta nel Po". )

Surreale "L'ultimo gigante", ossia il 78 giri, ormai in estinzione, che bussa in inverno alla porta del protagonista del pezzo il giorno del suo compleanno, e chiede se può calare il 78 giri di "Rock Around The Clock". Interessante l'interruzione che segue per lasciare spazio all' esplosiva canzone di Bill Haley & The Comets. Il 78 giri agisce così per ricordare a Celentano tutta la sua storia, passata dal lavoro come orologiaio al rock'n'roll.
In "C'è qualcosa che non va" una donna cerca di sedurre l'io cantante, ricorrendo a tutti i trucchi del piacere. L'interprete è comunque convinto che ci sia qualcosa che non va e ce lo ripete fino all'esaurimento per tutta la durata del brano. Alla fine del brano si scopre cos'è che non va: la donna ha fretta e non ha il desiderio di scoprire solo un po' per volta la persona che cerca di sedurre.
"Non sai conoscere più quello che si deve e si può amare,
se ogni cosa che vuoi puoi avere quando vuoi e presto!
",
per utilizzare le stesse parole del testo di Celentano.

Ecco "Mi attrai": una donna attira l'attenzione di Celentano come una calamita. La donna in questione non è bellissima, ma l'andatura andalusa, il gioco di sguardi… insomma "sul tetto della fantasia" la donna è "la gatta più bella che c'è".
A conclusione dell'album, "La Luce Del Sole", invocazione religiosa, preghiera di un coro di bambini verso il Signore. Verso la fine interviene Celentano che, rivolgendosi a Dio, canta:
"Sei proprio stravagante,
forse accorto non ti sei,
guarda un po' che io ti studio dentro i sogni miei.
Il tuo è solo un bel discorso,
che iniziò il giorno che fu,
quando la luce del tuo volto arrivò fin quaggiù"
E prontamente il coro risponde :
"E quel discorso finirà quando l'uomo distrutto avrà
l'amore del tuo immenso splendor
che irradiava quest'umanità
".

Questo era per farvi rendere l'idea del contenuto del testo dell'ultimo pezzo che, per quanto riguarda la parte musicale, somiglia come arrangiamento a "Another Brick In The Wall" dei Pink Floyd.

LA PUBBLICA OTTUSITÀ (1987)
La Pubblica Ottusità (Celentano/Soffici) (5:43)
Dolce Rompi (Albini/Bigazzi/Prudente) (3:57)
È Ancora Sabato (Calabrese/Pirazzoli/Jackson) (4:22)
Fresco (Santercole/Del Prete/Santercole) (3:15)
L'Ultimo Gigante / Rock Around The Clock (Celentano/Barbagallo; Freedman/Knight) (3:57)
C'È Qualcosa Che Non Va (Celentano) (4:59)
Mi Attrai (Albini/Bigazzi) (3:31)
La Luce Del Sole (Celentano/Pirazzoli) (6:08)

Come si può vedere, in generale, i testi più pessimisti e predicatori sono quelli di Celentano. Inoltre, c'è solo una canzone affidata ai tradizionali e prolifici parolieri del clan (Santercole/Del Prete), ossia "Fresco". RECENSIONE SU COMMESSA CJBS ©

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