Glasgow. Fine anni ’90.
5 ragazzi emergono dall’underground dei locali scozzesi con un gruppo che si rifà alla tradizione hard-rock moderna: Smashing Pumpkins e Muse su tutti ma, conditio sine qua non per considerarla una grande band, ci mettono molto di loro.

“Sleep And Release” viene distribuito nel 2003 e ben presto diventa un album cult della scena indie europea.
Le dieci canzoni di questo album, che colpisce sin dalla copertina, formano un disco assolutamente di impatto. L’impressione è che niente sia lasciato al caso: canzoni lente e heavy si alternano con una precisione inappuntabile tanto che ascoltando una canzone immagineremo già la successiva. Che non sia frainteso questo punto: c’è poco o nulla di scontato e annoiante in questo lavoro.

Un album con pochissime pecche (vedi alla voce: qualche urletto di troppo da band metal con la voce sfiatata) e molto piacevole. Le perle su tutte “Black Path”che ricorda la “Tonight” dell’ex allegra compagnia di Billy Corgan e “Wood” con un gran giro di basso.

Cio che colpisce è l’incredibile fattura tecnica di questi musicisti: basso e batteria sono grandiosi e l’aggiunta di una sezione d’archi rende il suono molto compatto e curato.
Una band di cui probabilmente molti continueranno a non sentir parlare visto la loro scelta di restare quanto più anonimi possibili ma, questo, signori, è un album che merita. Uno dei migliori del 2003.

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