Incomincio questa recensione dicendo che generalmente quando scopro un artista per me nuovo cerco di procurarmi quelli ritenuti gli album migliori, provando un po' di scetticismo verso i lavori reputati meno brillanti e anche verso i live. Bene, questa storia andò avanti fino a questo "Classic Live" degli Aerosmith, confesso che lo comprai quando avevo ormai molti album della band negli anni '70 e non trovando "Live Bootleg" mi capitò tra le mani e notai che molte delle canzoni erano dei classici, allora fu mio.

Perchè questa introduzione? Rispondo subito, perchè questo live fu il primo che comprai e da quel momento in poi iniziai a pensare che un vero artista si distingue soprattutto dalla bravura nel suonare davanti al pubblico e lontano dagli studi di registrazione.

Lasciamo la mia opinione molto soggettiva per parlare del disco, il quale è in realtà una raccolta che unisce due differenti "collage" di live registrati nel periodo alla fine degli anni '70 e durante gli anni '80, editi col nome di "Classic Live 1" e "Classic Live 2" nel 1986. Possiamo quindi dire che sembrerebbe che queste registrazioni siano state eseguite durante il periodo meno fortunato per la band, con l'abbandono parziale dei due chitarristi Joe Perry e Brad Whitford. Purtroppo sul booklet del CD non è specificato con precisione la data di registrazione di tutte le canzoni, ma in alcune sono presenti Jimmy Crespo e Rick Dufay.

Di sicuro il live tra tutti quelli registrati dagli Aerosmith è quello col suono più grezzo e quindi più duro, ma a distinguerlo è anche una pessima registrazione, specialmente quella della batteria, il cui suono risulta molto "plastico" tanto da farlo quasi sembrare un bootleg. Dal punto di vista tecnico è forse quello suonato meno bene e anche Steven Tyler questa volta ha la voce troppo rauca eccetto in alcuni pezzi, secondo me quella bella voce è stata proprio rovinata dal grande abuso di droga del cantante negli anni '70.

Ma fortunatamente non vi sono solo punti negativi, perchè mai come in questo disco la formazione suonerà con una tale energia e metterà addosso un'insana voglia di ballare e agitarsi, facendo quasi perdere il senso critico di un ascoltatore (o almeno così è successo a me). La tracklist è sicuramente da urlo, i classici ci sono tutti e si nota con piacere che sono state ripescate vere chicche, quali "Movin Out", "Three Mile Smile / Refer Head Woman" e una canzone registrata in studio, che è in realtà un b-sides da "Get Your Wings": trattasi di "Major Barbra".

Analiziamo adesso la scaletta. "Train Kept a Rollin" apre il disco e qui la troviamo più veloce, privata degi assoli iniziali e con un Tyler dalla voce molto energica. Le note e gli acuti di "Kings and Queens" trasmettono emozioni uniche e con "Sweet Emotion" si poga, da notare il lungo assolo finale. "Dream On" è registrata ancor peggio delle altre e cantata malissimo da un Tyler molto rauco. "Mama Kin" recupera con una prestazione eccezionale, velocissima ed esageratamente coinvolgente. Le due "Three Mile Smile /  Refer Head Woman" sono molto tirate. Bella la prestazione di "Lord of the Thighs", allungata di parecchio dagli assoli di chitarra. "Major Barbra" è come già detto in precedenza registrata in studio, ballata carina, ma niente di più. Tanto cariche le prestazioni di "Back in the Saddle" e "Walk this Way" e qui l'energia è davvero al massimo. "Movin' Out" è grezza al punto giusto e Tyler fa acuti altissimi. Passano investendo l'ascoltatore con una scarica elettrica "Draw the Line" e "Same Old Song and Dance". Arriva poi una "Last Child" più hard rock a riscaldare ulteriormente l'atmosfera, una più lenta, ma godibile "Let the Music Do the Talking" e la veloce closer track "Toys in the Attic".

Secondo me è un live molto sottovalutato, forse perchè prima si guarda il periodo di registrazione. Ma ascoltandolo ci si accorgerà che in fatto di energia non ha nulla da invidiare al precedente "Live Bootleg" o al successivo e mediocre "A Little South of Sanity". In fatto di stellette ci tengo a dire che le quattro assegnate non sono "piene", il voto sarebbe un 3,5.     

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