Gli spaccaossa del hard rock…
Riff duri, voce “sporca”, canzoni hard rock energiche ma con uno strettissimo legame con il blues, testi erotici, un gruppo che esemplifica al meglio il mito della rock star “sex, droug, rock n’ roll”. Questa era la formula degli Aerosmith, band di Boston che fu tra le prime ad esportare il genere hard rock negli Usa. O almeno: negli anni ’70 era questa la formula.
Poi, dopo l’ottimo 'Rocks' dell’anno seguente a 'Toys In The Attic', inizierà una lenta discesa, culminata con il temporaneo allontanamento dei chitarristi Joe Perry e Brad Whitford (1982). Dopo essersi riuniti, diverranno fautori di un rock radiofonico e commerciale (‘sta *?#!*%* di Crazy). L’album in questione è del 1975 e, secondo alcuni tra cui io, rappresenta il punto più alto della loro intera discografia. Infatti qui il suono si è già irrobustito rispetto all’esordio ma non è ancora scaduto nel banale come negli Lp del declino. Oltretutto sono riusciti a personalizzare lo stile (all’inizio riprendevano molte sonorità zeppeliniane). Quindi è lo zenit qualitativo.
Tutte le canzoni ti fanno venire voglia di saltare come una cavalletta. 100% HARD ROCK. Come si fa a non entusiasmarsi per Toys In The Attic e Adam’s Apple ? Un amante del genere può non muovere il culo coi riff incalzanti di Walk This Way (la loro canzone più famosa dei ’70, rimaneggiata in un celebre duetto con il gruppo rap Run dmc negli ‘80)? E poi è un album molto eterogeneo: si và da canzoni di puro hard rock a un revival del rockabilly anni ’50 in Big Ten Inch Record. E infine giunge Sweet Emotion… andamento ipnotico, ritornello lento, chitarre che fanno un lavoro eccelso, magnifica voce di Steven Tyler (non ancora rovinata dagli eccessi della loro “vita spericolata” ). Il testo è uno dei pochi degni di nota di questo album (nonché di tutta la loro discografia). Infatti, a meno che voi non siate dei maniaci sessuali oppure abbiate una passione per i doppi sensi (e spero capiate cosa intendo), gli altri testi è meglio lasciarli lì dove sono, senza approfondire.
"Sweet emotion Sweet emotion You talk about things and nobody cares You're wearing other things that nobody wears You're calling my name but you gotta make clear I can't say baby where I'll be in a year"
Riescono pure a passare a dei riff pesantissimi a là Blue Oyster Cult in Round And Round. Epilogo del lavoro una ballata: You See Me Crying. Introdotta da un piano, la canzone ci presenta un Tyler inedito. Davvero stupenda.
In conclusione: gli Aerosmith, nonostante ai tempi abbiano provato tutte le droghe possibili e immaginabili (erano soprannominati Toxic Twins), avevano abbastanza lucidità da azzeccare sempre la canzone appropriata. La loro influenza si estenderà tra i più disparati generi. Quanti furono a tributargli i giusti onori? Beh, ad esempio i Red Hot Chili Peppers, i Metallica, i Guns N’ Roses e i Motley Crue.
Dopo aver ascoltato questo album rimarrete 1 minuto in silenzio per riuscire ad assimilare. E poi dalla vostra bocca uscirà solo la seguente esclamazione: “MIIIINCHIA!”
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