La Relapse Records ha stuzzicato molte volte i miei gusti musicale, proponendo band di stampo metal prevalentemente estremo e ricostruendo stili vecchi riadattandoli in veste più moderna rendendoli decisamente più gradificanti. Infatti la Relapse Records continua a fare quello che c'è sempre stato in ambito metal (split, demo ed ep) pur non sbagliando una virgola, ma creando mostri sacri nel metal.

Per questo split vengono scelte due band decisamente estreme di scuola americana (che non smetterà mai di sorprendermi), gli Agoraphobic Nosebleed e i Kill the Client. Analizzando le due band troviamo moltissime differenze, ad esempio gli Agoraphobic Nosebleed (che preferisco di più) come sappiano tutti propongono un sound estremo e allo stesso tempo potente incline alla struttura hardcore pur avendo un sound grind farcito di drum machine e altri gingilli vari, mentre invece i Kill the Client adottano uno stile più diretto e old school, quindi abbiamo un grind con riff di matrice thrash. Anche la produzione è abbastanza diversa e distante fra le due band, gli Agoraphobic Nosebleed usano uno stile più cyber e do it your self, un sound feroce quanto confuso, invece i Kill the Client usano una produzione molto naturale e pura.

Ad aprire la carneficina sono gli ANb con "Attack Rifle", drum machine a manetta chitarre confuse e completamente distorte, "Mock Execution" pur ricalcando la struttura della prima canzone ha un mid tempo più thrashy. La chiusta della prima parte dello split con gli ANb è affidata a "Anti-Christ", la mia canzone preferita poichè possiede una ritmo cadenzato influenzato dal nu metal (i pezzi "nu metal" degli Agoraphobic mi sono sempre piaciuti, che ci hanno già proposto con la canzone "Mosquito Holding Human Cattle Prod" dell'album "Altered States of America"). La seconda parte dello Split è del furioso quartetto Texano dei Kill the Client, blast beat costante con un riffing thrash e una voce non molto veloce ma dotata di uno scream/growl incomprensibilmente distorta come ci viene proposto si dall'iniziale Spartacus, buoni e abbastanza capaci ma anche irritanti per via della registrazione troppo breve. 

In questo Split e anche in tutti gli altri prodotti della Relapse Records, riadatta il vecchio stile in chiave moderna pur non perdendo ferocità negli artisti che espone. Si potrebbe dire che la Relapse Records mi abbia di nuovo soddisfatto ancora una volta.

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