Inizio questa recensione con due citazioni. La prima è quella di Ozzy Osbourne, “Se la musica è troppo alta, tu sei troppo vecchio”, e la seconda è una di Ligabue (prendo spunto solo la frase non insultatemi :D) “Il rock deve essere suonato al volume che serve”. Perché citare queste frasi? Semplice, gli Airbourne tornano prepotentemente sulla scena con un album che sprizza energia da tutti i pori. Alzare il volume viene quasi in automatico, soprattutto dopo un’estate passata ad ascoltare dai vicini quelle cagate immonde di J Ax e Fedez e la più recente “Andiamo a comandare” di cui non conosco neanche l’artista (Artista?). Ora mi diverto io belli miei!

“Breakin’ Outta Hell” è una scarica di energia incredibile! Un martello pneumatico che non si ferma mai, costante per tutti i 40 minuti scarsi del disco.

Lo stile è sempre lo stesso, immutato. Saranno anche la copia degli Ac/Dc, ma attualmente con la band “originale” che perde pezzi uno dopo l’altro, gli “Airbourne” sono pronti a prenderne il testimone.

E’ davvero difficile decretare un brano superiore ad un altro, tutti sono pezzi meritevoli di essere nominati. Si va dalla title track che apre il disco a “It’s All for Rock n Roll” che lo chiude con una vera e propria dichiarazione d’amore per questa musica.

Il voto è esagerato. Lo so benissimo, ma non mi gasavo cosi da una vita e quindi cari Airbourne oggi vi beccate questo 5.

Eh si papà, stai facendo vecchio, si proprio tu che mi chiedi di abbassare il volume (ed ecco spiegate le due citazioni).

Stand Up For Rock 'N' Roll…

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