"Siete pronti per rockeggiare?"

Questa è la frase più usata, retorica e abusata della storia della musica; eppure quattro giovani folli australiani decidono di gettarsi nello strapopolato mondo della musica Rock e decidono di farlo senza troppi giri di parole. Si presentano come semplici musicisti di metà anni '70, senza cotonarsi i capelli, senza inserire elementi mistici nei testi, senza produrre concept album o lunghe suite. Si presentano con potenti riff.

Signore e signor: ecco a voi gli Airbourne.

Joel O'Keeffe

Ryan O'Keeffe

David Roads

Justin Reeds

Mi sembra doveroso presentarli. Questi ragazzi australiani si sentono disgustati, evidentemente, dal profilare di band create ad hoc dalla pubblicità e credono fermamente di poter ritornare al Rock 'N' Roll puro. Si riuniscono, cominciano le prove, buttano giù i primi pezzi e i primi riff ed ecco che nel 2005 autoproducono il loro primo EP, dal titolo quasi provocatorio: "Ready To Rock".

La stessa title-track funge da manifesto del credo musicale del gruppo: suonare, per puro divertimento, un grezzo quanto affidabile Hard Rock, con le sue tipiche influenze blues e rock 'n' roll. "Are You Ready To Rock?" urla la lancinante voce del cantante-chitarrista solista Joel O'Keeffe, che in ogni canzone ci mette sempre passione, potenza e molti assoli ben azzeccati.

Come in "Stand and Deliver", canzone molto semplice nella struttura, ma molto efficace e che contiene un bellissimo assolo bluesy di O'Keeffe.

Tutte le canzoni sono veloci ed immediate, condite sempre da ottime performance del duo ritmico Ryan O'Keeffe (alla batteria) e Justin Reeds (al basso) e dall'ottimo accompagnamento di David Roads alla chitarra ritmica, che segue con impeccabilità il leader della band.

Certo gli Airbourne non disdegnano anche costruire pezzi un pò più articolati: "Come On Down" è un susseguirsi di cambi di velocità, con i versi urlati al tempo di riff e gli assolo sparati ad alta velocità, questa canzone contiene il solo più lungo e ben riusciuto di O'Keeffe. Niente male per degli esordienti...

Sembrerebbe difficile mantenersi sempre sull'alta velocità, non per gli Airbourne, che ci deliziano con le ultime tre canzoni dell'Ep: "Running Hot" (vero monumento di ritmica ed esecuzione), "Hotter Than Hell" e "Women On Top", chiudono degnamente l'album. I testi sono i soliti del canovaccio dell'Hard Rock, ovvero le donne, le sbronze, la vita "on the road", ossia il rockeggiare.

E permettiamo, allora, a questi giovani austrialiani di divertirci per una mezz'oretta, pensando a quanto sia bello il Rock 'N' Roll!

 

P.S. Ho deliberatamente evitato inutili quanto retorici paragoni con gli AC/DC. Infatti, è indubbio che gli Airbourne seguano l'esempio della band dei fratelli Young, ma non etichettiamoli già come i "pezzotti" (perdonate la napoletanità del termine) degli AC/DC. Non lo meritano, lasciamoli suonare per puro piacere loro e nostro.

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