I finlandesi Ajattara (Ruoja alla chitarra e voce, Atoni basso e Malakias alla batteria) hanno prodotto ben tre album di intendo "Atmospheric Black" (ecco il genere con il quale si catalogano); incuriosito dal genere (che non è un normalissimo black) e approfittandone del fatto che su internet e nelle riviste non si parla molto di loro, sono andato ad analizzare il primo lavoro del 2001.

Molto carina la copertina del suddetto "ITSE", nome (forse) finlandese come i nomi delle canzoni e i testi corrsipondenti. Dopo aver inserito gli auricolari del mio vecchio ma molto fedele Sony Cd Walkman D-E220 all'interno delle mie orecchie, e dopo aver ovviamente pigiato play, ho percepito il significato di questo genere. È quasi un Death, che si caratterizza dal fatto di rappresentare il "terrore" e "la paura" o comunque "L'occulto" tramite un'accentuato uso di melodia funerea tipica da film Horror, e a differenza dei già più noti gruppi quale Dimmu Borgir ci si cerca di dare un ruolo più importante ai singoli "suoni" e agli accompagnamenti piuttosto che alla ormai blasonata tecnica mostruosa rappresentata in gran parte dallo sfasciarsi degli strumenti musicali al fine di raggiungere un numero di decibel anche se in chiave melodica. Ogni singola canzone degli Ajattara manifesta sia rabbia che aggressività, sia estremismo che Tensione, ma collega tali elementi tramite leggere venature che oserei definire "Drammatiche".

Prendiamo per esempio "Yhdeksäs" con il quale l'album si annuncia; è una canzone stupenda, davvero terrificante ma nello stesso tempo esprime anche tristezza o meglio ancora "disperazione" senza dover per forza entrare nei canoni di un genere che poi si chiamerebbe "gothic"; bensì rimanendo ancorati alle urla di un'ottima vocie Growl ( ricorda quella di Shagrath) spesso e volentieri prolungata e intervallata da "voce umana". Sono forse le tastiere delicate (Ma chi è il tastierista?) a designare un'accompagnamento "alternativo" al solito black o al solito death? La bellissima "Verivalta" è aggressiva ma a differenza della precedente è concentrata di più in atmosfera rozza e grezza, sono infatti presenti tipici giochi thrash e heavy ben fatti e il ritornello incute molto timore. Ottimo sincronismo strumentale e articolazione dinamica delle voci compongo alcune canzoni come "Musta Aurinko" ma a disegnare una scena splatter\horror sarà in particolare "Ägräs" grazie ad uno spietato coro mistico di profeti assassini. Ricorda vagamente gli accordi di "Fata Morgana" l'inizio della canzone "Murhamiesi" che si manifesta in un concentrato di velocità e cattiveria. "Tulessa" è forse la canzone più death dell'Album, ed è il tipico esempio di melodic death.

È notevole tuttavia il difetto (parere personale) di come in tutto l'album non ci sia nemmeno la presenza di un solo assolo interessante e di come, (forse) levando di mezzo i suoni di una ipotetica tastiera (ipotetica perchè non ho ancora conferma che nella band ci sia un tastierista ufficiale) il sound scenderebbe di qualità, ma insomma; se non siete esperti del campo, e volete sudare un po' freddo, con l'ascolto del medesimo vi catapulterete in un profanatissimo cimitero finlandese, quindi questo album o forse questa band vi potrebbe interessare particolarmente.

Elenco tracce testi e video

01   Yhdeksäs (04:43)

02   Verivalta (03:57)

Syvä haava rinnassansa
Harmaa on syli taivahan
Murheen myrkky
Saastuttaa
Sairas kohtuunsa nukahtaa

Erivalta
Eri ihminen
On veri ihmisen valta

Häpeästä ei pelko kuole
Kuolevaisen häpeä
Harhaa kaikki tieto
Vihan sallii näkevän

Kauhun kaste
Armo alistetun
Olen saatana vankina jumalan
Vihaa kaikki tieto
Harhan sallii näkevän

03   Musta aurinko (03:24)

Säteet mustan auringon
Vaarnat yllä syntisten laakson
Vuoresta vallat väkevät
Nyt kivet syttyy tuleen

Hetkeksi varjot katoaa
Tuhka täyttää tuulen tiet
Rajalla kahden maailman
Kohtaat rajalla kahden maailman

Nouse luontoni lovesta (TRAD)
Haon alta haltijani
Synteni syvästä maasta
Nosta tuulet tuntiessas

04   Kuolevan rukous (03:37)

Kuolevan rukous
Surmattujen sanat
Ruumihin anomus
Vainajan vala

Nouse loista musta kuu
Ylle mustan taivaan
Nouse maasta musta kyy
Päälle happaman maan
Ylle mustan taivaan

Sairas on valasi
Tyhjää sanasi
Orja kurjan kivesten
Lepää alla multien

Maistan pahan veresi
Hurmehen kuolleen
Repi kaulaa ruoste
Kertoo sanan viimeisen

05   Ägräs (04:16)

Siellä Saatana kelloa soitti Vaskirumpua piru pieksi Syötyänsä lihaa Jumalan Pieneksi kasvoi miesi Sain hetken katsoin silmiin elämää Repi tyhjäks jätti pimeään Suolainen on kyynel On veri sakeaa Siis verta sielumme näin janoaa Ägräs Missä pimeä valkeuden voitti Sammutti valon elämän Syötyänsä lihaa Jumalan Nähtyänsä auringon

06   Murhamiesi (03:59)

07   Tulessa (03:06)

Sarviin tarras vuohipukin
Hörppäs verta Perkeleestä
Miesin voima maasta nousi
Nousi mullasta ikikirojen

Tulessa minä synnyin
Tulessa minä kasvoin
Tulessa minä kuolen
Tuleen menen sen jälkeen

Kirves laski lihan leikkas
Pirstoi luut polvettoman
Kusi juoksi pieluksille
Veri punas liperit

08   Manan lapset (04:50)

09   Rajan takaa (03:45)

10   Vihan musta tanssi (02:27)

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