Settembre 2007:

Preso dall'apatia e dalla tristezza di una giornata di settembre mi piazzo come al solito davanti al mio computer, clicco l'icona di Internet Explorer e come per magia si apre ebay. Ecco cosa mi ci voleva... un fottutissimo disco di Blues!!! Inizio a pensare: John Mayall ? No ce ne ho gia tantissimi. Eric Clapton ? No Cazzo !!! Paul Butterfield ? Non male ma... Ciò che voglio è un cazzo di disco di puro Blues registrato magari dal vivo. Ecco che il disco mi si presenta subito davanti... speriamo che non costi troppo... 2 dollari e cinquanta... preso !!!

Dopo un mese di attesa posso finalmente metterlo sul piatto, il disco inizia a girare, la puntina tocca ormai l'album si inizia a percepire il lieve "fricchiolio" senza il quale non potrei vivere e la voce possente di Mike Bloomfield che sembra preannunciare un incredibile doppio album dal vivo. Dalle chiacchiere si passa ai fatti e come ci si passa !!!

L'album inizia con "The 59th Street Bridge Song" di Paul Simon, una versione memorabile, un interpretazione canora con una base di chitarra e organo non trovabile in nessun altro album se non in supersession. Si prosegue con "I Wonder Who" qui domina Bloomfield e solo Bloomfield, uno spettacolo per gli amanti di chitarra e non solo, con "Her Holy Modal Highness" si da ampio spazio ad una incredibile improvvisazionedi basso, è proprio dall'improvvisazione che sembra sia caratterizzata anche la seconda facciata ma improvvisamente in "Mary Ann" Bloomfield attacca un sentitissimo canto, ed è li che inizio a godere e godo finche non vengo nel sussulto finale con un organo incazzato ed un Bloomfield vicino al santo... si si continua a cantare Mike siamo tutti con te cazzo . E scoppiano gli applausi. Si prosegue con "Together 'Til the End of Time", Al puo dar sfogo alle sue qualità, un ottima prestazione, sembra finita ma per un attimo Mike ci fa saltare in aria con la sua chitarra ma Al non resta indietra e si impone con il ritornello che entra nella tua testa e forma una dittatura assoluta. La batteria apre "That's All Right", puro blues in cui si nota un gran bell'accompagnamento da parte di basso e batteria ed un confermato talento di Bloomfield. Il primo disco termina con la classica "Green Onions" di Booker T.

Cambio il disco chissà se si ripeterà la magia del primo album. Ecco che tocca la puntina... cazzo ancora chiacchiere stavolta pronunciate da Kooper , in questa facciata in fatti non vi suona Mike ma in un pezzo Santana e in un altro Elvin Bishop. "Sonny Boy Williamson" è un blues scontato ma comunque piacevole... mi manca Mike !!!!!! A parte scherzi Carlos Santana svolge comunque un ottimo lavoro come del resto Bishop nel pezzo successivo "No More Lonely Nights", probabilmente il pezzo più lungo dell album. Qui si sente il vocione splendido di Bishop e la sua melanconica chitarra.

L'ultima facciata si apre con "Dear Mr. Fantasy" classico del rock creato dal genio di Winwood. Finalmente rientra in scena il mio Mike (p.s riposa in pace) e si sente immediatamente. L'archè di questo disco non è altro che l'intreccio tra la chitarra e l'organo: tutto parte da esso, muta in base e torna tutto li. Su "Mr Fantasy" ci infilano anche "Hey Jude"! Che orgasmo di suoni !!! Allo stesso modo si prosegue con "Don'T Throw Your Love On Me So Strong", qui però è Bloomfield a deliziarci con il suo dolce canto. Il finale "Refugee" è tutto un cambiare tempo, ebbene si loro hanno cambiato un tempo... hanno fatto storia !!!

Che ora e mezzo che mi hanno fatto passare!!!

BRAVIIIIIIIIIIII!!!!! EHEHEHEHEHEHEHE

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