Qualcuno, in maniera divertente, affettuosa o irriverente, ha espresso il desiderio di vedermi, nome e cognome, su queste pagine. E allora eccomi qui... per un'autorecensione. O meglio: cercherò di non dare giudizi sul mio lavoro (che quello spetta a voi), ma ve ne parlerò un po', raccontandovi come e da che cosa è nato "Overground". L'idea di "Overground" mi è nata dai ripetuti esperimenti nucleari francesi su Mururoa: il fatto che mi è sembrato assurdo (a parte l'assurdità della bomba atomica in sè, a parte Hiroshima e Nagasaki, a parte Chernobil, a parte tutto quello che non ci è concesso di sapere) è stato considerare un'isola del Pacifico lontana migliaia di chilometri, una proprietà privata di cui poter tranquillamente abusare. Era il 1996 ed io, che ho un'indole piuttosto tranquilla, ero arrabbiata per questi continui bombardamenti, fatti oltretutto solo "per prova". (Oggi per queste "prove", l'incidenza dei morti di cancro tra la popolazione intorno al luogo degli esperimenti è del 34% contro il 17% a livello nazionale). Ho pensato: anche io ho un'arma. La Musica! E' così: questo cd (del 1997) è la mia voce contro quella che mi sembrava, e mi sembra tutt'ora, un'ingiustizia nei confronti dell'uomo e dell'ambiente. Ed è proprio la mia voce (elaborata elettronicamente per renderla simile a quella di un bambino), ad aprire il cd con "Hum Bom"! Le parole di Allen Ginsberg "Noi bombardiamo, ci bombardiamo..." sono trasformate in una piccola filastrocca. I bombardamenti sono forse soltanto un gioco?

Il 1996 era anche l'anno in cui cominciavo ad accostarmi alla musica elettronica e in questo cd c'è tutto l' entusiasmo e il divertimento di qualcosa che si scopre per la prima volta in modo diretto: campionatori, sintetizzatori, computer... un vero universo sonoro. Non mi sono mai posta il problema dell'originalità, ma piuttosto quello della sincerità e quello che vi posso assicurare è che questo lavoro è realizzato con grande cura. Ci saranno certamente elementi riconducibili alla mia esperienza classica, il mio amore per uno sperimentatore come Brian Eno, la mia attrazione per il minimalismo e la circolarità... Con il contributo di frammenti di cori polinesiani e delle bellissime voci di Cinzia Lenti e del soprano Rosaria Perini. E qualche frase musicale anche al mio caro pianoforte...

Io intanto do un saluto affettuoso a tutti voi e a me 5 stelline luminose...

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