Strana bestia, questo Ducoli. Non si riusciva a capire dove diavolo trovava il tempo per fare tutto quello che stava facendo nel periodo fra il 2000 e il 2002 fra la comunità montana, il Bacco, le serate alcoliche e lo stress cui sottopone un gruppo di musicisti obbligandoli a suonare per lui. Oltretutto, non appena è uscito questo CD, aveva già scritto un mucchio di canzoni per cui si apprestava a registrarne un altro. A parte gli scherzi, questo è un CD, come sempre autoprodotto, che si impone come una delle sue cose migliori. Alessandro è ormai arrivato al suo quarto lavoro solista, aiutato da alcuni amici fidati tra cui Arki Buelli alla Batteria e Mario Stivala alle chitarre.

Sono 11 storie raccontate alla solita maniera ducoliana che parlano di alcol, sesso, sfiga e quant’altro. Musicalmente il disco si presenta più completo dei precedenti, con alcune virate verso il rock “deciso” (“Io ti sparerò per primo”, “Dieci metri sotto la città”), anche se non mancano le solite ballate con fisarmonica (“Il primo ballo”, “Lulù”). "Tre linee confuse" è un reggae in cui le "linee confuse" sono quelle della strada della Valcamonica descritte durante il ritorno da una serata a base di musica e alcol-Per avere il CD in questione cliccate su www.labandadelducoli.it

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