Alessandro Ducoli, semisconosciuto artista originario della Val Camonica, fece uscire nel 2006 quello che a parer mio é il miglior disco italiano degli anni zero. Un perfetto amplesso tra jazz e canzone d’autore che rende giustizia ad ambedue. Si potrebbe addirittura pensare alla botta di culo del musicista della domenica, non fosse che con lui suonano jazzisti del calibro di Ellade Bandini, Ares Tavolazzi (genete che ha suonato negli AREA, che ha accompagnato Lee Konitz, Francesco Guccini, Paolo Conte, Vinicio Capossela) e Fabrizio Bosso (non necessita presentazioni). No, decisamente la loro presenza non può essere dettata solo dalla fortuna. Forse, per essere onesti, é stato un po’ aiutato per quanto riguarda la partecipazione di Bosso, che in origine non era prevista: il trombettista si trovava nello stesso studio per un altro progetto e si unì alla combriccola. Eppure questo album magnifico, che narra di bruma, di fossi e notti senza luna, non ha impedito che la sua carriera di autoproduzioni continuasse come prima, come nulla fosse. Con la sua creatività e la sua produttività ipertrofiche, i mille progetti paralleli e le multiple personalità.
Nel 2012, per nostra fortuna, le copie della stampa originaria quasi esaurite, il nostro pensò bene di far uscire una versione remixata e rimasterizzata di Brumantica. La voce in questa versione é un po’ più in rilievo, dando maggiore visibilità agli splendidi versi e all’interpretazione selvatica di Ducoli, e in certi pezzi sono stati inseriti dei take diversi. Francamente, non saprei se preferire la versione originale o quella remixata: nell’originale la voce viaggia in simbiosi con la musica, strumento tra gli strumenti, mentre nella nuova versione la poesia dei testi é messa in maggior luce.
La perla che rende questa ristampa imperdibile é la versione per solo piano e voce della totalità delle tracce, posta in coda all’album. Accompagnato da Andrej Kutov, Ducoli si lancia in versioni ora più intimiste ora più selvagge dei brani, maturate nel corso delle esibizioni live del duo. I pezzi sono qui in alcuni casi completamente sventrati e ricostruiti, acquisendo una seconda vita.
Il disco nelle due versioni é facilmente reperibile in versione digitale su internet, mentre per averlo in copia fisica é necessario contattare per mail Ducoli (cosa che feci).
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