Quando, nel 2002, uscì "Mio Cognato" la critica si spaccò in due. Chi lo definì un signor film, intriso di una sottile morale e chi, invece, disse che era solo tanta ma tanta cacca. Io, personalmente, propendo più per la seconda scuola di pensiero.
Partendo per ordine, la trama del film è incentrata intorno alle vicende di una "normale" famiglia barese alla quale, nel giorno del battesimo del figlio di Anna Quaranta (Mariangela Arcieri), sorella di Vito, viene rubata l'auto a quest'ultimo, inizia a scatenarsi il putiferio. Il battesimo, in sostanza, si trasformerà in una sorta di "caccia" al ladro, all'interno di una Bari stracolma di malavita, tra topini e gente che per campare altro non fa che ricorrere all'estorsione, al contrabbando e a tutta una serie di nobili affari. La cosa più sbalorditiva è quella che Vito, non appena rubategli l'auto, avvisa subito l'assicurazione del furto. E, Toni (Sergio Rubini), gli si scaglia contro, dandogli dell'idiota (idiota lo scrivo io perché la parola usata è MOLTO più colorita), perché avrebbe dovuto consultare prima lui (che, in tutta Bari è conosciuto come "il professore", poiché dotato di licenzia media....). Questo, ad onor del vero che sarebbe bastato truffare l'assicurazione con un escamotage degno del miglior Lupin III. Essì, perché, in fin dei conti, Bari e dintorni (compreso il mio paese, Gravina in Puglia) è formato esclusivamente da tanti coglioni inermi ed inebetiti da ciò che la società è pronta ad offrirgli: tanta, ma tanta merda. Non esiste gente che lavora onestamente. Solo strozzini, solo racket, solo malavita, solo contrabbando. Solo merda. Non esiste gente con un minimo di istruzione al di sopra della licenza media. Solo ignoranti, cafoni, bifolchi che, per campare, si ingegnano nel truffare l'assicurazione di turno. Non esiste gente che sappia parlare un minimo di italiano e che, quindi, non abbia difficoltà nel sostenere un colloquio con un "Mr. X" qualunque, leggermente meno ignorante di lui. No. Solo tanti, ma tanti buzzurri. Ecco cosa siamo noi di Bari e provincia. "Cozzari", tanto per usare un termine noto da noi.
Io mi domando: caro Sergio, ma dove cazzo hai vissuto in tutti questi anni? Sulla luna? Su marte? O in culo a qualche cazzo di pianeta dimenticato dal Padre Eterno in persona? Ti sei scavato una fossa, ti ci sei rinchiuso, hai passato tutto il tempo a leggere fumetti, sotto la tua fottuta campana di vetro, rincoglionendoti come "Rainman, - l'uomo della pioggia"? Poi, ti credo che, non appena messo il piede fuori da Culonia, sei tornato a Bari e l'hai trovata devastata da gente cafona, bifolca, buzzurra, ignorante! Ti sarai chiesto: dove cazzo è Superman? Dove cazzo sono i Fantastici 4 quando ti servono? E quello stronzo di un aracnoide di Spiderman? Dov'è? Scommetto che, a furia di sbattersi Mary Jane, oggi, ce l'avrà ridotto a pezzi. E la polizia? Perché la polizia non è efficiente al San Paolo? Perché, quando servono, i super Sayan non si fanno mai vedere?
Allora ti chiedo scusa se io appartengo ad una famiglia di serie "Z", laddove il papà, avente licenzia media conseguita in una scuola serale, si spacca onestamente la schiena, dalla mattina alla sera, per portare il pane a casa e sfamare sua moglie ed i suoi quattro figli. Ti chiedo scusa se mia madre è una povera casalinga ignorante. Scusa ancora se io, nonostante provenga da questo squallido paese merdoso, sia riuscito a laurearmi (cazzo..... ora che ci penso, se tu sei il professore io, allora, cosa sono? Il Presidente?) onestamente, senza sganciare mazzette a nessuno. E, come me, tanta altra gente, forse la maggior parte degli abitanti del barese.
Vuoi un consiglio? Rintanati nella tua campana di vetro, in quel pianeta di nessuno, assieme a Peter Pan, i sette nani, i super eroi con i super poteri e tutti i tuoi fumetti della Marvel. A noi, sinceramente, di ‘sto film, non ce ne può fregare un beneamato cazzo chiodato.
A mai più rivederci.
Carico i commenti... con calma