In tutta sinceritàde non saprei se il phuture-ista oltrequé muy intrigante 'Paradolico' Glasgow destrutturatore, sound-intagliatore Alessandro Menzier, in arte Smoke, compia un gesto del tutto avveduto nell’incarbonir, come parrebbe dal proprio suffisso, a iosa i propri intonsi alveoli polmonari: mais ciò che promulga und eietta nella più che abbondante electro-hour costituente la propria seconda completa audio-creatura, attrae magneticamente le periferiche auscultatorie, risultando acusti-cromaticamente più che inversamente proportzionale et lucente a quanto mono-grigium self-aspirato.

Talento elettro/manipulatorio allo stato pressoqué brado, come da tempo non se ne origliava di cotal spregiudicatezza (et se ne percepiva la fastidiosa absentia), il poco più che ventenne groove-affastellatore, contempla in sé un percepibile istinto suono-indagatore all’interno di un paradigma acustico rivolto alla popolare et vieppiù giovanilista/nottambula et trasversal dance/floor fruizione; snocciola und tratta la plurisfaccettata sintetico-materia con una padronanza, eleganza et piacevolezza semplicemente improbabile ai più.

Ricolmo di patterns ecologico/positronici, spesso ossessivamente et inebriantemente dub-nocturni ["Never Want To See You Again"], oltrequé episodicamente neo-nostalgici/vetero-robotici: in “Snider” prende corpo una tangenziale e travolgente musik-fortschreiten post-Kraftwerkiana, pétite costrutto generato und indirizzato alle house/generazioni in divenire; una avvincente sensibilità progressiva si sviluppa et evinc(i)e nell’aere circostante fin dall’avvolgente atto disquo iniziatoreo (dopo short intro): “Persona” letteralmente accerchia grazie ad una avvolgente/coinvolgente progressione poliritmico/artificiale, dotata di una efficacia, variegatezza ed electro-potenzialità sinceramente “preoccupante” {il frame ritmico iniziale parrebbe similar/medesimo a quello del planetario Hit -bestemmia ?- Sugababesiano di alcune stagioni or sono} non foss’altro pourquoi infingardamente istigatrice di inusitate, anticamente rimosse und impacciate pratiche [parecchio] trasversal/danzerecce, persino sul mefitico e artritico mononeurone appartenente al Vostro farnetico de-recensoreo da strapatzio.

La baluginante "Left drift", symphonia trasversale tra detriti laser e sibilanti suono-lamiere, conchiude compiutamente quodesta assai modernista et really up-to-date Soma-sortita: una nitida sostanza pluri-elektro direzionale {notevole altresì l’autentico azzardo nomenklato “Prima Materia”: suoni epico-orchestrali innestati in una progressiva struttura house/sintetika} è quanto viene agevolmente plasmata dall'imberbe scozzese.

Seppur non fornisca origlio-materia totalmente inusitata und inaudita, allo stato attuale par rappresentare, nella peggiore delle ipotesi, "solo" uno degli esponenti maggiormente intelligenti della nouvelle vogue technotronica Europea.

 

Elenco tracce e video

01   Paradolia Intro (01:09)

02   Persona (06:12)

03   A Moment to Myself (04:56)

04   Never Want to See You Again (06:14)

05   Meany (07:26)

06   Make My Day (05:38)

07   Prima Materia (06:50)

08   Snider (08:32)

09   We Like It Insipid (04:46)

10   Anima (03:51)

11   Formax (05:15)

12   Something's Gone (07:14)

13   Left Drift (04:48)

Carico i commenti...  con calma