"fatti un mondo con le dita a matita se ti va facci entrare la tua vita
e colora la tua età falla bella la tua età "
"Mondo a matita"
"Cosa resta...un fiore" (1978) è il secondo album di Alice Visconti. Cioè è il secondo lp di Carla Bissi in arte Alice Visconti... in pratica prima che questa diventasse semplicemente Alice e cambiasse un po' la musica femminile in Europa.
I primi due dischi incisi da Carla Bissi la vedono protagonista semplicemente come cantante e pianista. Era sotto contratto con la CBS e sotto il produttore Giancarlo Lucariello, quello dei Pooh. Negli anni questi due lavori sono stati un po' come rinnegati da Alice e in Italia non sono mai stati ristampati in CD diventando pezzi molto rari e costosi. Ascoltando questo secondo periodo di attività della artista di Forlì (il primo è dei primi '70 quando usava ancora il suo vero nome) si capisce il motivo per cui la musicista li abbia volutamente dimenticati. Lei non ha scritto nè un testo né composto una nota, tutto è affidato al duo Luigi Lopez-Carla Vistarini, con l'aggiunta di Riccardo Fogli e Stefano D'Orazio (!).
Si tratta di canzoni ingenue e lontane dalla personalità dell'interprete, sono esempio di un certo modo di concepire la canzone come pura melodicità con testi che rimandano ad un amore quasi adolescenziale. Canzoni leggere, "Un'isola", "Un fiore", "Una mia semplice storia" che fanno arrossire se associate con la sofisticata autrice che esploderà nel '80. I dischi ebbero un discreto successo ma Carla Bissi era ben altro, non poteva rimanere imprigionata in una sorta di Carol King annacquata senza poter esprimersi realmente. In questo disco si apprezza la sua voce già bellissima, che però non viene ancora sfruttata a dovere, il suono del piano qualche melodia e poco altro.
Finito il contratto con CBS nel '79 l'incontro con Franco Battiato, l'ascolto delle canzoni composte da Alice lo folgorano e riesce a farla mettere sotto contratto dalla EMI. Inizia così una delle carriere musicali più interessanti e ricche di qualità del mondo della musica; nel '80 arriverà per radio una canzone senza ritornello dalla melodia ipnotica, "Il vento caldo dell'estate", che porterà in classifica il primo gioiello tutto di Alice. "Capo Nord" rompe gli schemi della canzone femminile italiana, una new-wave coraggiosa con testi in bilico fra l'ironico e il sarcastico, musiche accattivanti condite con i suoni dei sintetizzatori. Alice Visconti non c'è più ha lasciato il posto ad Alice.
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