Diario del capitano, data astrale 5943.7... Si lo so, alcuni di voi si chiederanno che attinenza possa avere tutto questo con la de-recensione del disco. Se avrete pazienza ve lo spiegherò, altrimenti, potrete saltare queste righe e passare direttamente alla recensione.

Se si osserva attentamente la copertina disegnata (voto 3,7 periodico) si potrà notare che l'ambientazione è quella di Star Trek degli anni '60 (penultima puntata della terza e ultima stagione). Holdsworth indossa una maglietta rossa (sezione ingegneria) ma lo stemma della federazione non è la freccia curvata, ma un ragnetto bianco (!?). A causa del sole morente, il pianeta Sarpeidon è destinato alla distruzione e gli abitanti sono costretti a rifugiarsi in altri tempi grazie all'Atavachron. L'Atavachron è un macchinario dotato di numerosi dischetti metallici che un volta inseriti su dei particolari piedistalli permettono l'attraversamento di un portale verso altre epoche temporali. Sulla copertina il dischetto metallico raffigura un bambino con un giradischi. Holdsworth era intenzionato a tornare nel suo passato per creare un paradosso temporale? Scusate... ora torno alla recensione del disco.

Allan Holdsworth è un musicista sempre alla ricerca costante della perfezione anche con l'ausilio di tecniche e tecnologie strumentali sempre nuove. Infatti in questa opera compare uno strumento particolarmente tecnologico: il Synthaxe, chitarra-sintetizzatore. La struttura dei brani è abbastanza articolata ed è sufficiente a Holdsworth e colleghi (G.Husband alla batteria, J.Johnson al basso e B.Childs alle tastiere più alcuni ospiti) per effettuare ottime escursioni solistiche. "Non Brewed Condiment" inizia con un tonante attacco di tamburi di G.Husband. Successivamente giunge Holdsworth con il synthaxe con un assolo apparentemente interminabile. Allan in questo brano, mette in evidenza le sue capacità tecniche. "Funnels" brano più tranquillo con tocchi chitarristici e leggeri assoli di tastiere di B.Childs. "The Dominant Plague" con batteria di C.Wackerman (ex F.Zappa) in evidenza e assolo di Holdsworth come sempre fuori dai classici schemi chitarristici. "Atavachron" ottimo brano dotato di uno stile melodico e romantico. "Looking Glass" pezzo con drumming dinamico di T.Williams. A mio avviso risulta il brano del disco più debole musicalmente nonostante la presenza di Allan. "Mr.Berwell" dotato di un tono estremamente malinconico evidenziato anche dal ticchettio della piggia con sottofondo di tuoni di un temporale. Il brano sfocia poi in un esemplare assolo di Holdsworth pittosto elaborato. Chiude il disco "All Our Yesterday" episodio a parte, dove la voce eterea di Rowanne Mark introduce uno strumentale improvvisato.

Indubbiamente un lavoro importante che a tratti risulta poco emozionale ma che mette in evidenza un musicista dal grande talento chitarristico.

PS: "Lunga vita e prosperità a tutti"

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