É indispensabile, per poter proseguire la lettura di questo scritto, compiere una piccola rivoluzione interiore, piccola perché per gioco cosí come vi chiedo di fare, d´altro modo sarebbe un´impresa che richiederebbe lo sforzo costante di una vita intera. Questa rivoluzione consiste nel ripristinare tutto ció che la chiesa ha rimosso dalla nostra cultura antica, tutto ció che é chiamato superstizione, magia, occultismo, esoterismo e medianitá. Se dovessimo rintracciare questi elementi, senza andare troppo indietro nel tempo, potremmo accontentarci di risalire al período antecedente alla controriforma e al conseguente aniquilamento del restante di tutte le forze spirituali differenti dai canoni stabiliti, in un período é bene ricordare, in cui esseri spregevoli compravano titoli papali dai cardinali, e tra vagonate di puttane e sodomia bruciavano per diletto santi veri, come Jan Hus ad esempio.

Ricordatevi! É questa gente che ha essicato la radice della spiritualitá occidentale e che ha lasciato um vuoto che non si puó piú colmare se non con la ricerca della veritá. Veritá che non ha nulla a che fare con dimostrazioni scientifiche, perché alla scienza per adesso, non é dato spiegare i fenomeni spirituali. La ricerca della veritá é un continuo camminare fra sentieri che si intersecano, in cui la ricerca diventa la stessa veritá mutante e soggettiva, ed il camminare stesso ne é la meta.

Una veritá é che l´uomo ha in se potenzialitá di comprensione e sensibilitá che vanno oltre il modo materiale. Una di queste capacitá, anche se in questo caso sarebbe meglio definire come dote, é quella di poter comunicare con gli spiriti (per spirito si intende un essere sprovvisto di corpo fisico, per anima uno spirito incarnato); in certe persone é come se si aprisse una piccola breccia sensoriale per percepire “l´altra dimensione”. Puó avvenire visivamente, percependo con vari gradi di intensitá le figure come gli spiriti erranti ad esempio, molti dei quali trovano difficoltá a lasciare il piano materiale, spesso troppo attacati ai propri beni. Puó essere auditivo, come sentire voci o attraverso la scrittura automatica o psicografia, metodo con il quale sono stati scritti e pubblicati numerosi libri.

Ma la medianitá nella sua forma piú drastica e incisiva si manifesta nel fenomeno dell´incorporazione, ossia quando uno spirito si lega ad un essere incarnato e ne utilizza il corpo per poter comunicare col mondo materiale, aspetto che Kardecc approfondirá nel suo secondo libro dedicato appunto ai medium.

Il libro degli spiriti invece é stato il primo ad essere pubblicato, ed offre un panorama generale del mondo spirituale, Kardec é tanto conosciuto in Brasile quanto relegato nell´oblio dal vecchio continente per i motivi sopra riportati e non di certo perché le sue pubblicazioni si basino su conoscenze scientiche assai limitate, d´altronde a metá dell´ottocento si stavano indagando ancora i fenomeni elettromagnetici, e neppure perché in fin dei conti Kardec non fu una mente cosí brillante da poter condurre la sua indagine con la massima efficacia.

Il Brasile invece, offre un incrocio di culture molto propensa alla naturale accettazione di certi temi; tre popoli uniti con la violenza in un mosaico che si regge in piedi a stento; gli africani con i loro culti ancestrali e i nativi con lo shamanesimo, mantengono ancora vivo l´irrazionale, che la terza fazione, quella europea, tenta ancora oggi reprimere, forte come non mai del fanatismo protestante.

In questo contesto ha preso piede la “doutrina espirita”, che vanta oggi circa di venti milioni di seguaci, capace di offrire uno spazio di convivenza fra i principi cristiani e quelli medianici. Per questo lo spriritismo é definito anche come razionalismo cristiano, in quanto le ricerche di base della dottrina, ossia quelle compiute da Allan Kardec, riportano esclusivamente informazioni raccolte e redatte in forma di interviste, compiute a vari spiriti con un certo grado di evoluzione, attraverso medium che in quel periodo si manifestavano in Francia in misura esuberante.

I concetti alla base dello spiritismo sono abbastanza semplici e spesso grossolani in relazione ad altre discipline che si avvalgono di teorie e metodi complessi o del linguaggio del mito, tuttavia questo fa sí che il tutto abbia una comprensione aperta al grande pubblico.

Il principio basilare é la reincarnazione e la susseguente idea di ciclicitá delle esistenze. Tutti noi nasciamo in forma di spirito grezzo, che durante la sua lunga esistenza passerá per varie fasi di alternanza fra materia e spirito, allo scopo di evoluire e di purificarsi. Questo si compie attraverso il lavoro, lo studio, la devozione e la morale. Tutti siamo destinati ad evoluire, nessuno regredisce, al massimo si puó stazionare. Questo concetto fa respirare un´aria nuova, leggera, non sentiamo piú l´alito di Belzebú sul collo, non esiste piú l´idea di staticitá dopo la morte, ma molti mondi materiali ed immateriali con differenti gradi di evoluzione, nei queli siamo destinati ad “incarnarci” e ad ascendere. Il concetto lineare cristiano e concepito contro le leggi naturali; nascita, vita, morte, giudizio finale. Terrorizzante e senza perdono.

Il pianeta terra é definito come un mondo di prove e espiazioni, di densitá materiale medio alta, occupando una posizione medio bassa nella scala evolutiva dei mondi. Noi saremmo dunque inviati per sopportare prove ed espiare colpe allo scopo di rigenerarci ed evoluire. Nessuno puó cambiare il mondo, la malvagitá e la corruzione sono caratteristiche intrinsiche all´umanitá del nostro tempo.

Questo dunque é l´aspetto piú interessante del libro, che si avvicina in qualche modo a veritá universali conservate ancora in ambito delle religioni orientali e presenti nelle antiche culture pre-monoteiste.

Tutti gli esseri coscienti viventi del cosmo hanno la stessa origine e lo stesso destino; dei, angeli, extraterresti, uomini.

L´idea di un macrocosmo spirituale, di esseri coscienti immateriali, ci offre la possibilitá di una realtá molto piú grande e complessa di quella che spesso riteniamo essere limitata alle nostre percezioni. Questo aiuta a ridimensionare anche tutte le nostre vicende terrene, alle quali spesso attribuiamo un´importanza ed un peso che non hanno, e che ci distraggono da cose piú importanti che neppure prendiamo in considerazione, sempre nell´enfasi data ai nostri sensi, ai nostri piaceri, alle cose materiali con le quali ci circondiamo alla ricerca di effimere soddisfazioni.

Frequentai un centro di spiritismo nel 2011 per un anno intero, dove si praticano cure a pazienti e dove si indirizzano gli spiriti erranti verso le colonie spirituali che li accolgono e li istruiscono.

Purtroppo incontrai limitazioni in relazione ai metodi e alle teorie di autoevoluzione, lo spiritismo é molto centrato nella pratica della caritá, io scruto altri cammini di evoluzione nella pratica e nello studio (sono poco propenso alla devozione), perció in questo nuovo anno inizieró con grande entusiasmo lo studio della teosofia, e con molte difficoltá e dubbi la pratica, consistente anche nella lotta quotidiana contro vizi e cattive abitudini, tesa ad affievolire le influenze del mondo sensoriale, verso un´obbiettivo difficilissimo come ricongiungersi col proprio io superiore, quello che non si trova fra le cose caduche e temporali, ma fra tutto ció che é eterno.

Carico i commenti... con calma