Esce nell'aprile del 2003 questo EP dei ...Trail Of Dead, a poco più di un anno dall'ultima fatica. Stessa etichetta Interscope, che alterna ottime produzioni (dredg, Yeah Yeah Yeahs) a schifezze inenarrabili (Puddle Of Mudd su tutti) e stesso fonico, Mike McCarthy, del precedente e fortunato "Source Tags And Codes", a mio parere una delle migliori uscite del 2002 e grazie al quale li ho scoperti. I presupposti per un buon disco, dunque, c'erano. Invece...
Il titolo "The Secret Of Elena's Tomb" è tratto da un libro che racconta la macabra storia (vera) di un dottore innamorato di una paziente molto malata. La sfortunata muore e...per chi fosse interessato http://www.secretofelenastomb.com . Non c'è traccia però di un riferimento qualsiasi nei testi delle canzoni, almeno da quello che sono riuscito a capire. Non mi spiego dunque il perchè.
"Mach Schau" la canzone che apre l'EP è in puro stile "Source Tags And Codes", parte lenta per poi esplodere, ritornare lenta e via così. Le urla di Conrad Keely al vetriolo, sfuriate di batteria e chitarre maltrattate. Bella. Ma è con l'intro di "All St. Day" che arrivano i primi dubbi, copiata pari pari da "Dirty Boots" dei Sonic Youth. La canzone poi prende una piega diversa da quella di Thurston Moore e soci (ci mancherebbe...) e non è nemmeno brutta, ma un po' d'amaro in bocca rimane.
Aumenta, anzi, con le due ballad semi-acustiche successive, inutilmente melense e fuori posto. La mia impressione è che non sia nelle loro corde questo tipo di composizioni e che il tentativo di battere altre piste sia fallito. Canzoni orecchiabili (fin troppo) e non che sia un male, ma che già dopo qualche ascolto salto volentieri. Banali. Se nel predecessore la vena pop del gruppo si faceva spazio nella loro musica (forse grazie anche al contratto con la major Interscope e una produzione un po' ruffiana) senza però venire meno alla rabbia e al furore tipico dei loro lavori, ed era un punto di forza, qua tutto sa di artificioso. Quasi un obbligo nei confronti della casa discografica o voglia di strafare. Anche se mi rendo conto che è una mia supposizione. Anche se si tratta "solo" di un EP.
Mi riconcilio un po' con i Trail Of Dead grazie all'ultima traccia "Intelligence", sicuramente la migliore in coppia con l'iniziale, dove compare una base techno ad accompagnare Jason Reece alla voce (di solito alla batteria). Questa, forse, una buona soluzione per il futuro.
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