Non è facile evadere dalla grigia monotonia quotidiana.

A fine giornata, nel resoconto della stessa, il più delle volte penso che sia stata l'esatta copia di quella precedente. Eppure ho pensato anche che non ci volesse per forza chissà che cosa per staccare un attimo la spina e regalarmi un respiro diverso.

Così l'ennesima sera di ritorno a casa, decisi di seguire un percorso differente, imboccando non la solita strada, ma una che mi avrebbe fatto fare un tragitto non segnato dal cemento, ma da pinete e da vecchi tratturi di campagna, incurante che questo avrebbe comportato un certo allungamento dello stesso.

E' incredibile come questo piccolo cambiamento mi abbia rigenerato. Durante quel percorso per me nuovo, nuovi erano anche i pensieri che vagavano nella mia testa, nuova era l'aria che respiravo, in quella giornata fino a quel momento uguale a quella prima, nuovo ero io.

Per rendere ancora più interessante questo viaggio, e trasformarlo quasi in un'avventura dal sapore lynchiano, mi sono fatto accompagnare nello stesso dalle note intrise di effetti badalamentiani di "Black Lodge" degli Anthrax.

Gli stessi Anthrax che, con l'album "Sound of White Noise", hanno fatto un percorso simile al mio, operando un brusco cambiamento di sonorità rispetto agli album thrash precedenti, molto più netto di quanto possano aver fatto fino a quel momento Metallica, Megadeth, Slayer e compagnia cantante, cacciando innanzitutto lo storico frontman Joey "voce da gallina strozzata" Belladonna, e scritturando finalmente un cantante vero, ossia John Bush.

Il risultato, a mio parere, non fu eccezionale, ma eccezionale è, invece, il secondo singolo uscito da quel disco, ossia la su citata "Black Lodge", ballata oscura creata con l'aiuto di Angelo Badalamenti, noto per aver composto le colonne sonore di film di Lynch come "Twin Peaks - Fuoco cammina con me" e "Mulholland Drive".

"Black Lodge" è, infatti, chiaramente ispirata alla serie tv "I segreti di Twin Peaks", che imperversava in quegli anni e che ha segnato una generazione di, all'epoca, adolescenti come il sottoscritto, facendo riferimento alla cosiddetta "Loggia Nera", ennesimo luogo mentale creato dal grande cineasta americano per sconvolgere le nostre certezze fatte di trame lineari e di significati palesi.

La strada diversa, "Black Lodge" e i ricordi delle scene della serie tv di Lynch mi hanno destato un po' dal mio torpore e mi hanno reso consapevole che, per evadere un po', è sufficiente una canzone, un ricordo, un paesaggio.

E' sufficiente recuperare un po' di quella immaginazione e di quella tensione emotiva che ti sale nel sapere che nulla è scontato.

"I am witness to your demise..."

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