Chiedo scusa anticipatamente se questa recensione vi farà schifo... il mio scopo non è avere 5 stelle come voto, ma semplicemente dire la mia su quella che, a mio giudizio, è una delle canzoni più belle mai scritte: mi riferisco a "Notte prima degli esami" di Antonello Venditti.
A molti può non piacere il suo stile, ma io posso solo dire che le canzoni di Venditti sono state la colonna sonora di 18 anni della mia breve vita. Ogni nota suonata sul suo pianoforte mi rimanda alla mente un episodio più o meno felice, e credo sia questo il vero obiettivo della musica: penetrare nella nostra anima, e accompagnarci nel tempo creando con la nostra persona legami indissolubili…
Credo che nessuno sia mai riuscito, come Venditti, ad esprimere in forma musicale le ansie, le gioie e le paure di intere generazioni di ragazzi, in particolare gli studenti. Mi riferisco ovviamente alla trilogia musicale sulla scuola, formata da "Compagno di scuola", "Giulio Cesare" ed, appunto "Notte prima degli esami" (contenuta nell album "Cuore" e appezzata soprattutto ultimamamente sull'onda del successo dell'omonimo e bellissimo film del 2006). Chi non ricorda, dopo i brividi delle prime note di pianoforte, i "quattro ragazzi con la chitarra e un pianoforte sulla spalla...", della maturità vista come una ragazza irraggiungibile e ansiosamente desiderata? Personalmente credo che, se fosse possibile considerare una canzone come una diversa declinazione della poesia, beh, questa canzone è un esempio lampante di poesia in musica. Provate ad ascoltarla, isolandovi dal mondo che vi circonda, tornando indietro di qualche anno… probabilmente, ascoltando attentamente, riuscirete, come capita sempre a me, a percepire quell'atmosfera particolarissima che ha caratterizzato numerose notti della nostra gioventù, quando, guardando il sofitto, ci interrogavamo su quello che sarebbe successo, sul nostro futuro, su quello che è passato e che non tornerà più, sui nostri sogni che avremmo voluto realizzati presto… In questa canzone c'è una manifestazione corale di un'intera generazione di ragazzi che si trovano al fatidico passaggio all'età adulta (la cosiddeta maturità): immagini visive (la notte), emotive (le lacrime di paura, l'amore), si alternano in un crescendo di emozioni, facendoci tornare indietro nell'età più bella di un individuo, in cui tutto è sogno e la vita vera sembra ancora lontana.
Ogni parola su questa canzone può solo diminuirne il valore: io ci ho provato, non so se ci sono riuscito… so solo che per me è seplicemente fantastica
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