Un disco a dir poco sublime questo "Stabat Mater - Nisi Dominus - Concerto in G Minor" di A. Vivaldi (1678-1741) che vi presento adesso (Editions de L'Oiseau-Lyre, del 1976!!).
Il mio approccio personale con questo disco (per giunta anche raro) risale al 1993, infatti lo ascoltai "rapito" per la prima volta in un bar gotico all'interno di un castello medioevale nei pressi di Nimes, sulla Costa Azzurra. Fui letteralmente "incantato" da tale bellezza: mai avevo ascoltato niente di così magico e coinvolgente.
Già da subito ne restai folgorato per la maestosità e la trascendenza che questi brani trasmettevano all'aria circostante, a tutto l'ambiente e alle persone con cui entrava in "comunione". Vi giuro: pure le piante mi sembravano più rigogliose e belle per tanto gaudio! Un disco a dir poco "paradisiaco" che riesce a trasmettere un senso di "armonia" e di "universalità di spirito" come pochi. L'opera di "questo" Vivaldi, sostenuta dal canto nobile e "spettacolare" di James Bowman, controtenore e sorretto dall'Accademy of Ancient Music, condotta dal Maestro Christopher Hogwood, riesce a creare un "unicum" di raro candore, dove ogni strumento spalleggia lieve e disincantato il canto soffuso ma sempre protagonista di questo "mostro sacro" della Lirica, con un'estensione vocale e una classe interpretativa al di sopra della media del ruolo.
Splendide le scale armoniche in contrappunto tra violino e voce del brano "Quis est homo" ma in generale è tutta l'Opera che trasuda delicatezza e incanto senza sovrapproduzione o effetti roboanti di orchestre "cariche" a dimostrare chissà cosa. Qui tutto suona leggero, impalpabile, aereo... non si sentono mai più di tre strumenti sovrapporsi tra loro e su tutti, lo ripeto fino alla nausea, la bellezza di questa voce androgina che ricama leggera partiture incantevoli e leggiadre come voli di farfalle in amore nel controluce di un tramonto di primavera.
Non sto a dilungarmi troppo in tecnicismi e dati tecnici (a mio avviso marginali) anche perché sono davvero un cane in queste cose. Brani consigliati: il primo cupo "Stabat Mater dolorosa" e l'attacco del "4° del Concerto in G minor" ma fidatevi, è tutto SPETTACOLARE senza momenti di cedimento o stanchezza!! Dico solo di procurarvi questo disco A QUALSIASI COSTO, pagandolo oro o tuttalpiù rubandolo (se necessario) o masterizzandolo dal papà di qualche vostro amico e sfido chiunque, ripeto CHI-UN-QUE, a dire che "non è bello" o che non "trasuda poesia": scommetto perfino la mia porzione di Ciappi scaduto (che il Punisher mi compra col 3 x 2 e che mi rifila tutte le mattine... quel taccagno!)
Davvero un... Buon ascolto (e non è SOLO un augurio!). Bau Bye.
Elenco e tracce
07 Cantata, RV 684 "Cessate, omai cessate": IV. "Nell'orrido albergo ricetto di pene" (03:41)
09 Sonata a quatro, RV 130 "Al Santo Sepolcro": II. Allegro ma poco andante (02:46)
10 Introduzione al miserere "Filia Maestae Jerusalem", RV 638: I. Recitativo "Filia Maestae Jerusalem" (01:53)
11 Introduzione al miserere "Filia Maestae Jerusalem", RV 638: II. Largo. "Sileant zphyri" (06:37)
12 Introduzione al miserere "Filia Maestae Jerusalem", RV 638: III. Recitativo "Sed tenebris diffusis" (01:04)
Carico i commenti... con calma