Non c'è niente di meglio che trascorrere un giorno di vacanza nel calore (in questo caso un pò metaforica come parola) di casa propria.
Se poi è previsto un concerto degli Après ecco che il calore supera ogni avversità atmosferica e si trasforma in un'onda rutilante di travolgente energia. L'iniziativa (a cui plaudo incondizionatamente) "Mad in Salento" avrebbe dovuto vedere alternarsi per 4 giorni e 4 notti sul palco di Piazza Palio e nel centro storico di Lecce grandi band salentine e giovani in cerca di gloria, nonchè dj-set di vario genere per "tenere caldi" gli animi annaffiati da abbondante birra e vino.
Dico "avrebbe dovuto" perchè il tempo, inclemente quant'altri mai, ha rovesciato temporali a non finire sui primi 2 giorni, addirittura costringendo gli onnipotenti Sud Sound System a posticipare il live. Nonostante questo varie iniziative hanno animato la città, musei aperti, siti di interesse, manifestazioni culturali, mostre di artigianato locale ed etnico. Date le premesse, tutti col naso all'insù il 3 sera, aspettando gli Après.... che alle 23.30 sono saliti sul palco accendendo una miccia di ska, patchanka (anzi punkchanka come la chiamano loro) e rock che è esplosa lasciando come di consueto tutti col fiato corto ballando e pogando.
Iniziando proprio con la "Patchanka", per far capire a tutti che gli Après sono e saranno sempre un gruppo live-oriented, solo con davanti gli scalmanati che si ammazzano a spallate riescono a tirare fuori il meglio. Il nuovo lavoro "Luna park" era stato preannunciato per la fine di maggio, Cesko invece lo annuncia per il 3 di settembre. Inspiegabile variazione di data che non impedisce di presentare nuovi brani, anche per permettere agli aficionados di "abituarsi" a quello che era stato definito un "cambiamento di sound".
Cambiamento si, ma non stravolgimento, del resto LuFeru ai fiati era insostituibile e così è rimasto. Invece di trovare qualcun'altro (ma sarebbe stata una scelta felice?) hanno preferito togliere tutte le sue parti con il risultato che molte canzoni hanno perso lo smalto che agli esordi le faceva brillare. Eliminato in toto ad esempio l'intermezzo strumentale reggaeggiante di "Kalinifta", ridotta a una sfuriata punk alla Ramones che ben poco ha che spartire con la versione dei primi live che entusiasmava con quel ritmo altalenante. I nuovi pezzi mantengono l'Après style facendo a meno di Ferro e la sua tromba. Niente di illuminante, al primo ascolto (poi saltando e pogando ammetto di non essere stata attentissima), tranne forse per "La luna cadrà", veramente un bel pezzo. Per il resto, largo a "Viens avec moi", "Sale la febbre", "Lu sule lu mare e lu ientu", "Ninetto Guerra" e la stupenda "Sud-est" qui semiacustica. Gustosissimi intermezzi con Puccia in grandissima forma, tutt'uno con la sua fisarmonica a seguire le follie musicali e verbali di Cesko e Valerio Combass. Immancabili nei bis "Un numero" (acclamata a gran voce), "Paris" e ovviamente a concludere "Ricominciamo", ideale arrivederci alla prossima notte di follia e sudore. Occhio alle date del tour, quest'estate suonano in tutta Italia (spesso gratis), se vi capita non perdeteveli...
uooooh Aprèèèès. ....uooooh Après la Classe!!!!
P.S.
Degne di nota le guest star della serata: un nanissimo Fabrizio Miccoli (acclamato "ambasciatore del Salento in Europa") e soprattutto la sorpresa Giuliano Sangiorgi che in una travolgente brevissima jam session reggae ha ribadito "Vagnoni tutti intra lu core".... con buona pace dell'Mtv EUROPE music award...
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