Ecco il gruppo che non ti aspetti. Ho assistito ieri ad un concerto live di questa realtà dell'underground americano (la band è attiva da ben 6 anni ).
Tappeti ambientali, intrecci chitarristici noise, influenze post-rock e una massiccia sessione ritmica tribaleggiante fanno di questa band una delle più interessanti proposte degli ultimi anni nel panorama indie. Sull'onda dell'entusiasmo ho acquistato il cd "Spirit" (Acuarela Records, Madrid 2006) . Mi sono ritrovato ad ascoltarlo affascinato fino a tarda notte. Impossibile per chi ama certe sonorità rimanere indifferenti a tale lavoro. Un wall of sound catartico e allucinato dove si mescolano atmosfere dark-oriented ad avvolgenti suoni ambientali capaci di coinvolgere in profondità l'ascoltatore catapultandolo in territori mistici, eterei. Il massicio uso di delay e riverberi alimentano una dimensione psichedelica-onirica affascinante.
Questi ragazzi sono in gamba! Eccome! Non solo per la padronanza tecnico-strumentale che dimostrano le composizioni ma soprattutto per l'energia creativa che invade il loro sound. Una nota per il cantante (alla chitarra e percussioni) che per intensità e pathos è a livello di Jamie Stewart (Xiu Xiu)... insomma ci siamo capiti... un grande! Consiglio vivamente di ascoltare questo disco. Potrebbe riservare delle piacevoli sorprese a chi vorrà entrare nello spirito mantrico degli ASPE.
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Altre recensioni
Di poetarainer
Questo cd è un propellente immaginifico… è una calamita sonora che vi farà fatica spegnere… Questo "SPIRIT" è un Must for me!!
Solo la copertina è intrigante assai; un paesaggio lacuale brumoso e iperboreo, alla Gudmundsson, per intenderci…